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Andrea Gualdoni è il Miglior sommelier d’Italia Ais 2024

Andrea Gualdoni, originario di Treviglio, in provincia di Bergamo,ha trionfato nella finale a Firenze, distinguendosi per competenza, tecnica e passione. Promuoverà l’eccellenza delle bollicine Trentodoc nel mondo

 
16 novembre 2024 | 15:03

Andrea Gualdoni è il Miglior sommelier d’Italia Ais 2024

Andrea Gualdoni, originario di Treviglio, in provincia di Bergamo,ha trionfato nella finale a Firenze, distinguendosi per competenza, tecnica e passione. Promuoverà l’eccellenza delle bollicine Trentodoc nel mondo

16 novembre 2024 | 15:03
 

Andrea Gualdoni, originario di Treviglio (Bg), ha conquistato il titolo di Miglior sommelier d’Italia associazione Italiana sommelier 2024 – Premio Trentodoc, emergendo come protagonista assoluto della competizione che si è svolta negli spazi della Stazione Leopolda a Firenze. La vittoria, frutto di un percorso di eccellenza e passione, è stata il coronamento di un’intensa sfida che ha visto il sommelier distinguersi tra i migliori professionisti del panorama italiano.

Andrea Gualdoni è il Miglior sommelier d’Italia Ais 2024

Andrea Gualdoni premiato come Miglior sommelier d’Italia Ais

Gualdoni, Miglior sommelier d’Italia Ais

Gualdoni ha superato con determinazione tutte le fasi del concorso: dalla semifinale del 15 novembre, in cui ha affrontato altri nove esperti provenienti da tutta Italia, fino alla finale, dove ha sfidato con successo gli ultimi due candidati rimasti in gara. Durante la cerimonia, il presidente dell’Istituto Trento Doc, Stefano Fambri, ha consegnato il prestigioso premio, conferendo a Gualdoni il titolo che simboleggia l’eccellenza nella sommellerie italiana.

«Vincere questo titolo è un sogno che diventa realtà - ha commentato Gualdoni - La nomina di Miglior Sommelier d’Italia Ais – Premio Trentodoc è una responsabilità che mi emoziona e di cui sono fiero! È un riconoscimento importante che mi sprona a continuare a lavorare con passione. Diventare ambasciatore di Trentodoc significa, per me, dedicare tutto il mio impegno e dedizione nella promozione del patrimonio enologico del Trentino e a raccontare tutta la straordinarietà delle bollicine di montagna». Parole che sottolineano il suo impegno a valorizzare l’unicità del Trentodoc, espressione autentica delle bollicine di montagna, e a rappresentare il patrimonio enologico italiano a livello internazionale.

Le care per il titoli di Miglior sommelier d’Italia

A decretare la vittoria di Gualdoni è stata una giuria composta dal precedente vincitore del titolo, da rappresentanti dell’Associazione italiana sommelier, da giornalisti specializzati e dall’Istituto Trento Doc.

Le valutazioni si sono basate su prove di grande complessità, che hanno richiesto ai partecipanti di dimostrare competenze a tutto tondo. Nella fase semifinale, i sommelier hanno affrontato:

  • Degustazione alla cieca, con focus sull’analisi organolettica dei vini.
  • Correzione della carta dei vini, dimostrando capacità tecniche e di approfondimento.
  • Abbinamenti vino-cibo, esaltando l’arte della combinazione gastronomica.

In finale, la sfida si è arricchita di prove ulteriori, tra cui:

  • Comunicazione e servizio del Trentodoc, cuore della competizione.
  • Analisi e servizio di un olio extravergine Dop.
  • Riconoscimento di stili birrai e distillati.
  • Test in lingua straniera (inglese e francese) e prove di public speaking.

Ogni fase ha messo alla prova non solo le conoscenze tecniche dei candidati, ma anche le loro capacità relazionali e comunicative, qualità fondamentali per un sommelier di alto livello.

Il concorso "Miglior Sommelier d’Italia Ais – Premio Trentodoc" non è solo una gara, ma una celebrazione della cultura enologica italiana. Il vincitore assume il ruolo di ambasciatore, incaricato di rappresentare l'eccellenza del vino italiano e di promuovere il Trentodoc come simbolo di qualità e tradizione. La vittoria di Andrea Gualdoni è anche un tributo al rigore e alla passione che animano i sommelier italiani, figure fondamentali nel racconto del nostro patrimonio enologico nel mondo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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