Attenzione alla salute alimentare e prodotti bio sono must immancabili nelle nuove società globalizzate. Tra i diversi accertamenti che consentono di ricevere certificazioni biologiche, anche i controlli per la certificazione del caffè biologico sono molto severi, un regolamento ad hoc infatti specifica tutte le fasi da seguire per classificare un caffè bio. Abbiamo chiesto all’esperto Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy director della Bazzara Academy, come funziona il processo.
I controlli per il caffè bio devono attenersi a procedure molto accurate
Cerificazione bio per il caffè: i documenti necessari
«I controlli per il caffè bio devono attenersi a procedure molto accurate e subire controlli estremamente rigorosi seguendo un iter molto lungo e impegnativo, motivo questo che scoraggia molti produttori ed importatori ad impegnare tempo e risorse in questo settore. Al contrario di quanto avviene per altre certificazioni infatti, non va monitorata solo la coltivazione e la raccolta, ma l’intera filiera produttiva».
Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy director della Bazzara Academy
I passi da seguire per l’importazione e la documentazione da presentare al Ministero delle Politiche Agricole sono i seguenti:
- Notifica di importazione dei prodotti biologici da paesi terzi;
- Certificato di ispezione per l’importazione di prodotti da produzioni organiche nella Comunità Europea;
- Attestato da parte di un ente certificatore per l’importazione;
- Certificato di transazione che monitora la tracciabilità del prodotto;
- Certificato di Accreditamento da parte dell’Ente certificatore all’origine;
- Rapporto di ispezione concernente la produzione, che verifica: superficie e tipo di azienda, fertilizzazione usata, controllo erbe infestanti, analisi acque, controllo registri, valutazioni rischi e misure preventive per evitare contaminazioni, strutture e trasporti etichette conformi a CEE 2092/91;
- Audit report che verifica la conformità agli standard certificati.
«Per quanto concerne invece la tostatura del prodotto biologico, è necessario dedicare un canale distinto sia per la fase di tostatura sia per lo stoccaggio e il successivo confezionamento del caffè, in modo che questo non venga contaminato e non entri in alcun modo in contatto con il prodotto convenzionale» spiega Marco.
Cerificazione bio per il caffè: la legislazione
L’agricoltura biologica in Europa è stata regolamentata per la prima volta a livello comunitario nel 1991 con il *Reg. (CEE) n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all’indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari.
Nel giugno del 2007 è stato adottato un nuovo regolamento CE per l’agricoltura biologica, Reg. (CE) n. 834/2007, che abroga i precedenti ed è relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici sia di origine vegetale che animale.