Dimenticate il 2024, è passato, finito, masticato e digerito, noi guardiamo al futuro: ecco cinque giovani tra chef, pizzaioli e pastry chef, protagonisti della seconda puntata di Gastromedy Show, la serie editoriale che non immaginavate potesse esistere nel mondo della gastronomia, ma è quella che vi meritate. Forse. Anche stavolta sono banditi i luoghi comuni sulla cucina italiana, vi faremo ricredere sulla pizza, sulle spezie e persino sul caffè, vi portiamo nel futuro (anche un po’ presente), un futuro fatto di ricette, di divertimento, di vita, di cucina e di piatti che vi faranno tornare ad avere fame, come quella volta che dalla nonna chiedevate il bis. Pronti a rivoluzionare ancora una volta il vostro sapere e soprattutto il vostro palato? Allora che lo spettacolo sia servito. Visto il successo della prima puntata, stavolta ho esagerato e ho scelto non cuochi, non giovani talenti, non affezionati dei ricettari, ma una squadra di draghi sputafuoco. Questi ragazzi (e ragazze!) hanno le fiamme negli occhi, non solo tra i fornelli. Prendete gli occhiali con le lenti adatte per guardare le eclissi e gustatevi la seconda puntata del Gastromedy Show, più grande, più grosso, con più fame. Qui non badiamo a spese.
Dario Torabi: “Il Mangia Fuoco”, un diavolo in cucina
“Hello darkness, my Old friend”. Il ristorante di Dario si chiama Old Friend. Il suo menu ha i diavoletti in copertina. Spesso nel locale risuona musica metal o underground. Con Dario non si scherza. O meglio, con la sua cucina non si scherza, con lui ci si diverte tantissimo. Pensate che sulla porta della sua cucina ha affisso un piccolo cartellino, con su scritto “animali”. E i suoi collaboratori ridono e concordano.
Dario Torabi
Proprio come un saltimbanco d’altri tempi, è un po’ burlone e un po’ pepato, un po’ tatuato un po’ barbuto, un buon diavolo insomma. Dove mette la vera diavoleria è nella sua concezione di cucina. Pensate che osa portare a Cagliari, in un angoletto piccolino e tutto fiorito in Sardegna, una cucina “innovativa”. Una cucina… “nordica”. Chiedo scusa per l’utilizzo di queste parolacce, ma se anche voi aveste occasione di provare i suoi piatti stravaganti, fatti di animelle, “deretani” di pollo (li chiama così, non è colpa mia, direttore), lumache e altre robe infernali, capireste che è insolito. E non solo per il panorama sardo. Dario a colazione si mangia fuoco e anime(lle) di sicuro.
Old Friend Bar & Bistrot | Via Giuseppe Abba 51 - 09127 Cagliari | Tel 070 464 7988
Jessica Rosval: “La Gatta che Scotta”, Dal Canada con furore
Jessica Rosval ha convinto Massimo Bottura a prenderla a lavorare con lui, dopo che lei si era innamorata della sua cucina. E ora lavora al Gatto Verde di Modena, dopo anni di esperienza con lo chef. Potrei fermarmi qua per presentarvi questa concorrente di Gastromedy Show. Jessica è dinamite. Jessica potrebbe cucinare un pollo intero con la sola imposizione delle sue sacre mani. Ma ciò che rende questa giovane chef degna di partecipare allo show più seguito dal buon costume enogastronomico, oltre alla sua cucina caratterizzata dal sapiente uso della brace e dell’antica arte della cottura a legna, è ciò che fa anche fuori dalla cucina.
Jessica Rosval
Jessica ha fondato un progetto con lo scopo di formare gruppi di donne migranti che abbiano tra 25 e 35 anni, e di farlo sia con corsi di cucina della durata di quattro mesi, sia con altri corsi di integrazione culturale. Perché Jessica ci insegna in questo modo una lezione importante: gli chef talvolta non saziano soltanto il nostro gusto. Ma anche l’anima.
Al Gatto Verde | Stradello Bonaghino 56 - 41126 San Damaso (Mo) | Tel 334 655 5554
Alessia Rolla: “L’Alchimista”, la scienza non è mai stata così… gustosa
Quante chef conoscete che prima studiano all’istituto tecnico, poi al conservatorio e infine decidono di fare esperimenti con le vostre papille gustative? Ci pensiamo noi, nessun problema, vi presentiamo Alessia Rolla, una di quelle menti geniali che può decidere, da un momento all’altro, di cambiare la sua vita, prima lavorando in sala, poi volendo diventare chef. E impara da autodidatta.
Alessia Rolla
Alessia deve conoscere per forza uno di quei segreti alchemici, altrimenti non ce lo spieghiamo come, a poco più di vent’anni, sia riuscita a imparare il fine dining e a portarlo nel suo locale in provincia di Asti, in cui anche il vino recita un ruolo importante. E come se non bastasse ormai si destreggia in piatti con ingredienti insoliti e per niente semplici, come anguilla, fragole acidulate con sommacco, tarassaco e gerani. Tutto di lei parla di scienza e chimica, con una nota di stranezza scottante che, come si è intuito, è un po’ il leitmotiv della puntata di oggi.
Cantina Nicola | Str. Roletto-Rocca - 14023 Cocconato (At) | Tel 392 954 3291
Agatino Arena: “U’Vuccanu”, il pizzaiolo un po’ umano e un po’ vulcano
Se non inserisco almeno un pizzaiolo in ogni puntata del Gastromedy Show, mi licenzio, giuro: Agatino Arena è la scelta ottima per questo secondo episodio dedicato a draghi, cottura alla brace, spezie, focarelli e altre meraviglie un po’ diavoline che già che ci avviciniamo ad Halloween, ci stanno. Agatino è nato all’ombra dell’Etna e forse per questo la sua ossessione per la pizza è, concretamente, vulcanica. Questo ragazzo, figlio di tre generazioni di panificatori, ha girato un po’ tutto il mondo per poi approdare in provincia di Brescia (giuro che non lo faccio apposta, ma cambiate anche città, no?).
Agatino Arena
Ma poi per portare a Brescia la sua cucina siciliana, ricca di pizzette al trancio, arancini, panificati che stanno visibilmente per esplodere. C’è un po’ di esuberanza, o no? Il suo sogno è di portare il gusto della Sicilia non solo a Brescia, bensì nel mondo, un arancino alla volta. Vorrei un pizzico della sua energia e determinazione lavica.
Delizie di Sicilia | Via G. Motta 40 - 25015 Desenzano del Garda |Tel 348 653 8450
Marco Mostarda: “Il Vecio”, il Lord dei due fiumi (di cioccolato)
Non si può che finire col dolce, anche se questo mi costringe a fare una piccola deviazione nel mondo dei pastry chef. Lord Mostarda nasce in una terra tutt'altro che avvezza agli zuccheri e alla dolcezza, in provincia di Brescia, eppure si è già superbamente distinto nella fine arte della chocolaterie. Sentite come suona così elegante: chocolaterie. Il nostro Lord, del tutto indifferente a qualsiasi possibile, banale battuta sul suo cognome associato alla pasticceria, ha studiato in Francia, lavorato coi francesi e soltanto dopo è tornato a Brescia.
Marco Mostarda
Si fa un baffo (di cioccolato) se qualcuno lo affronta. Ma il nostro Lord Mostarda, educato, galantuomo e raffinato, preferisce stendere il cioccolato piuttosto che contendersi premi e titoli (almeno… per ora). Talvolta però i suoi ospiti vengono stesi dai suoi dolci, spesso creativi, variegati e deliziosi. Ve lo presentiamo come primo concorrente di questo secondo episodio perché siamo convinti che vi sedurrà con un dessert al cioccolato, dalla sua piccola pasticceria fino alle torte. È così che si conquistano gli imperi.
Pasticceriapiccinelli1862 | Viale Duca degli Abruzzi, 115 - 25124 Brescia | Tel 030 49343
Gastromedy Show, alla prossima puntata
Siamo giunti (un’altra volta) alla fine dell’episodio, abbiamo infiammato i piatti e acceso i calici, di sicuro non vi sarete annoiati, forse persino vi sarete sorpresi e sì, anche emozionati. Non so voi, ma a me a questo punto è venuta anche fame, quindi col benestare del Direttore, si fa pausetta con una pizza al trancio di Agatino.Torneremo dopo la pubblicità.
Ecco tutti gli chef emergenti del Gatsromedy Show di Italia a Tavola, da tenere d'occhio nel 2025
- Giacomo Lovato del Ristorante Borgia di Milano
- Davide Marzullo della Trattoria Contemporanea di Lomazzo (Co)
- Silvia Rozas del ristorante Bacàn di Venezia
- Luca Orilia del Visione Restaurant&Living di Barbaresco (Cn)
- Gabriele Baruzzi del Rock 1978 di San Faustino (Bs)
- Mauro Fragella della pizzeria DaZero di Milano
- Raffaele Bonetta di Raf Brunetta Pizzeria di Pozzuoli (Na)
- Ciro Salvo della pizzeria 50 Kalò di Napoli
- Daniele Campana della pizzeria Campana 12 a Corigliano Calabro (Cs)