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Davide Mion della locanda “Alla Speranza” è il campione del mondo del Museto

A Mion anche il premio al miglior Museto di Marca. Al secondo posto si è classificato Alessio Marangon e al terzo Manuel Veronese, che a 15 anni è anche il norcino più giovane che abbia mai partecipato alla competizione

 
18 gennaio 2024 | 16:02

Davide Mion della locanda “Alla Speranza” è il campione del mondo del Museto

A Mion anche il premio al miglior Museto di Marca. Al secondo posto si è classificato Alessio Marangon e al terzo Manuel Veronese, che a 15 anni è anche il norcino più giovane che abbia mai partecipato alla competizione

18 gennaio 2024 | 16:02
 

È Davide Mion della storica locandaAlla Speranza” di Castelfranco Veneto (Tv) il Campione del mondo del Museto, edizione 2024. Ed essendo trevigiano, ha vinto pure il premio riservato al miglior Museto di Marca. Nel giorno di Sant'Antonio Abate, protettore dei norcini, Mion è stato eletto a Riese. Al secondo posto si è classificato Alessio Marangon, di Cavallino Treporti, in provincia di Venezia e al terzo Manuel Veronese, di Eraclea, che a 15 anni è anche il norcino più giovane che abbia mai partecipato alla competizione. Il campionato del mondo di Museto è inserito all'interno delle iniziative di Porcomondo, il festival suin generis, in programma fino al 17 febbraio a Riese Pio X e nella Castellana.

Davide Mion della locanda “Alla Speranza” è il campione del mondo del Museto

Davide Mion, campione del mondo del Museto

Chi è Davide Mion, il campione del mondo del Museto

Davide Mion è cresciuto coi maiali nell'osteria di famiglia, aperta nel 1966 a ridosso delle mura di Castelfranco Veneto. Per oltre trent'anni ha imparato i segreti del museto, istruito prima dal nonno e poi dal padre. Lui rispetta l'altra spezia. E poi la passione e qualche segreto nella lavorazione che non rivelerà mai. «Sono commosso, dedico questo premio a mia mamma che ora non c'è più e che era l'anima della nostra trattoria», ha dichiarato mentre il Gran Norcino della Confraternita del Museto, Matteo Guidolin, lo insigniva del premio con la spada realizzata ad hoc per la Confranternita, e ribattezzata “Il Confratello”.

Davide Mion della locanda “Alla Speranza” è il campione del mondo del Museto

Manuel Veronese (3° posto), il vincitore Davide Mion e Alessio Marangon (2° posto)

«Il Museto è una nostra passione da sempre», dice ancora Mion, noto sotto le mura per la casetta natalizia nella quale serviva il “Museto da asporto” accompagnato da ombre di vino. Mion entra nell'albo d'oro, dunque, subentrando a Luigi Fabian di Salvarosa di Castelfranco Veneto, che aveva vinto lo scorso anno. Nell'albo d'oro, il Re della Cotica, Pierluigi De Meneghi, rimane in vetta dopo aver vinto due volte (nel 2022 e nel 2020), subentrando al primo vincitore a Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019).

Al Campionato del mondo del Museto 48 norcini

Alla sesta edizione del campionato del mondo si erano iscritti 48 norcini, provenienti da 5 province venete (Treviso 30, Padova 6, Venezia 6, Vicenza 3, Verona 1), in gara anche due aziende da Pordenone. In gara anche l'Antica Osteria Morelli da Pergine Valsugana in rappresentanza del Trentino-Alto Adige e dell'azienda Mario Lizzi da Fagagna in rappresentanza del Friuli-Venezia Giulia.

Davide Mion della locanda “Alla Speranza” è il campione del mondo del Museto

Il museto vincitore

In giuria, sindaco di Treviso Mario Conte, ma anche Cesare De Stefani, Osteria senz'oste e Paolo Manzan di Nonno Andrea. Presenti alla serata anche l'assessore regionale Federico Caner, il presidente di Coldiretti Giorgio Polegato e Sammy Basso.

Come è nata l'Ingorda Confraternita del Museto

“Il Museto ga da petar”. Ci sono poche certezze nella vita, ma questa è fondamentale per l'Ingorda Confraternita del Museto che anche per questo evento aveva posto il proprio monito. «Pregasi astenersi se vegetariani, se magri, se tristi». Un sodalizio goliardico nato presso l'azienda vinicola Caneva dei Biasio, trattoria e azienda vinicola di Riese Pio X, e che negli anni ha creato un ecosistema culturale che valorizza l'enogastronomia locale, al museto infatti va abbinato il Raboso frizzante, prodotto autoctono.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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