Lo aspettano di fronte alla sua abitazione, pretendono l’incasso delle ultime giornate e di fronte al rifiuto gli sparano alle gambe senza esitazione. Ferito ma non in pericolo di vita un ristoratore siciliano di Mondello, Nunzio Salvato (58 anni) del ristorante Da Calogero, locale particolarmente noto e frequentato nella zona. Di fronte all’esito negativo della rapina i banditi hanno sparato a sangue freddo: il ristoratore è ora ricoverato all’ospedale di Villa Sofia e sarà operato nei prossimi giorni. Il tutto è avvenuto domenica notte e prezioso nella ricostruzione della vicenda è stato il contributo della moglie dell’imprenditore, la quale ha assistito alla scena dall’interno della propria auto, a due passi da casa.
Nunzio Salvato, il ristoratore vittima della tentata rapina. Foto dalla pagina Facebook del ristorante
Ancora comprensibilmente sotto shock la donna, la quale tuttavia ha raccontato agli inquirenti quanto avvenuto. Una volta tornati a casa dopo il turno serale al ristorante l’uomo è stato avvicinato dai rapinatori armati di pistola, i quali hanno preteso l’incasso degli ultimi giorni di lavoro. Di fronte al rifiuto dei sig. Salvato uno dei banditi ha esploso tre colpi, ferendo alla gamba l’uomo. Secondo la polizia la banda conosceva le abitudini, gli orari e gli spostamenti dell’imprenditore, decidendo di aspettarlo di fronte alla sua abitazione la domenica sera, quando cioè l’incasso sarebbe stato prevedibilmente più sostanzioso rispetto agli altri giorni.
Fipe: ristoratori presi di mira da ladri e banditi
La Fipe, federazione dei pubblici esercizi, nelle parole di Antonio Cottone, presidente della sezione di Palermo, ha espresso piena solidarietà all’uomo. Il tutto mettendo anche in evidenza una difficile quanto preoccupante situazione per i ristoratori, sempre più vittime di episodi analoghi. «La Fipe esprime la massima solidarietà a Nunzio Salvato, il ristoratore di Mondello ferito alle gambe nel corso di una tentata rapina - ha detto Cottone - Quanto avvenuto la scorsa notte è un altro grave episodio di criminalità in una città che già negli ultimi mesi sta vivendo momenti difficili con il moltiplicarsi di episodi di delinquenza nei confronti degli imprenditori sempre più preoccupati per le proprie attività commerciali. Solidarietà all’amico e collega».
«Totale indignazione per il vile gesto - ha ribadito poi Cottone in un post Facebook - Non si può rischiare la vita per difendere il proprio lavoro!»