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Vuoi fare il cuoco? I corsi di Accademia Italiana Chef che aprono al mondo del lavoro

Accademia Italiana Chef nei suoi undici anni di attività e sette scuole in Italia, ha formato qualcosa come 12mila studenti tra cuochi, pasticceri e pizzaioli, che oggi lavorano in tutto il mondo

 
11 maggio 2023 | 11:18

Vuoi fare il cuoco? I corsi di Accademia Italiana Chef che aprono al mondo del lavoro

Accademia Italiana Chef nei suoi undici anni di attività e sette scuole in Italia, ha formato qualcosa come 12mila studenti tra cuochi, pasticceri e pizzaioli, che oggi lavorano in tutto il mondo

11 maggio 2023 | 11:18
 

Se ne parla meno, ma il problema è tutt’altro che risolto: il mondo della ristorazione è ancora alla ricerca di personale qualificato. Personale che possa aiutare il settore a cavalcare come si deve l’onda di una ripartenza, quella post-Covid, che tantissime realtà non hanno potuto vivere proprio per mancanza di lavoratori. La situazione è chiara: aumenterà il turismo e la voglia di mangiare fuori, ma si continua a far fatica a trovare il personale (qualificato e meno qualificato) per i settori ospitalità e pubblici esercizi. Risultato? La qualità, ma anche la quantità dei servizi avranno un calo un po’ ovunque in Italia. Cosa si rischia? Quello che sta già sta accadendo da tempo: viene introdotto il giorno di chiusura settimanale (a volte anche più di uno), si riscontrano difficoltà nell'aprire sia a pranzo che a cena, la qualità dei servizi in generale cala. E poi, continua la polemica su stipendi bassi e turni di lavoro massacranti, cosa che smorza l’entusiasmo degli appassionati che potrebbero pensare di intraprendere questa professione.

Vuoi fare il cuoco? I corsi di Accademia Italiana Chef che aprono al mondo del lavoro

Accademia Italiana Chef apre le porte al mondo del lavoro

Mancanza di personale: in sala e in cucina si guadagna di più

Ma pochi mettono in risalto che la condizione negli esercizi è cambiata e migliorata molto negli ultimi due anni. Il turn-over del personale è un grave danno economico per l’attività e questo ha spinto a ridurre i turni per alleggerire il carico di lavoro e ad aumentare gli stipendi anche molto al di là dei contratti nazionali di lavoro. Gli imprenditori lungimiranti hanno compreso che un buon collaboratore è meglio tenerselo piuttosto che affrontare ogni pochi mesi la spesa di ricerca e formazione di un nuovo addetto. Del resto, si tratta di un periodo storico dove intraprendere questa professione può portare a una vita creativa ed un buon guadagno.

Di fatto la figura ideale ricercata attualmente dalle imprese ristorative non è più il giovane da “pagare poco”. Le due caratteristiche più ambite e ricercate nei nuovi collaboratori sono la passione per questo mestiere e la capacità di integrarsi nella brigata già esistente.
Questo è confermato anche dal settore della formazione. Lo testimonia Accademia Italiana Chef, che nei suoi undici anni di attività, e sette scuole in Italia, ha formato qualcosa come 12mila studenti tra cuochi, pasticceri e pizzaioli, che oggi lavorano in tutto il mondo.

Ristoranti e hotel, il mondo del lavoro sta cambiando

«Quando si inserisce un nuovo personale in brigata - spiega Andrea Rocchetti, direttore di Accademia Italiana Chef - c’è sempre un periodo di formazione, indipendentemente dall’esperienza della persona. Ogni executive gestisce la sua cucina o laboratorio con i suoi parametri, ha i suoi strumenti, le sue ricette, il suo metodo di lavoro. Per questo è fondamentale che il nuovo addetto, oltre alle conoscenze culinarie, abbia una mente flessibile e sia pronto ad adattarsi».

 Vuoi fare il cuoco? I corsi di Accademia Italiana Chef che aprono al mondo del lavoro

Andrea Rocchetti, direttore di Accademia Italiana Chef

Quindi un mondo del lavoro cambiato, con stipendi più alti, turni meno massacranti, e che punta a fidelizzare i suoi collaboratori oltre che la clientela. Un altro dato interessante che è emerso è l’età media degli allievi dell’Accademia che vengono assunti: 25-40 anni. «Perché il nostro format educativo funziona? Probabilmente perché è pensato anche nel più piccolo dettaglio, e a norma Europea, per inserire velocemente l’allievo nel mondo del lavoro - ci spiega Rocchetti - Da noi è tutto impostato per fare in modo che chi si vuole avvicinare a questo mondo lo possa fare senza grossi investimenti di soldi e tempo. Il percorso, poi, è costruito su misura per chi è già impegnato con un lavoro a tempo pieno: è possibile continuare a lavorare nel proprio posto di lavoro e, nel contempo, frequentare le nostre lezioni per prepararsi a un futuro diverso».

Con i corsi di Accademia Italiana Chef strada spianata verso l’occupazione

Sicuramente chi ha già una professione ma decide di cambiare per fare il cuoco, il pizzaiolo o il pasticcere affronta il percorso formativo con un interesse ed una determinazione che fanno la differenza, andando a rispondere a pieno alle nuove esigenze di questo settore. I diplomati da Accademia Italiana Chef, poi, hanno la strada spianata per entrare velocemente nel mondo del lavoro: gli allievi hanno centinaia di opportunità tra cui poter scegliere sia in Italia che all’estero. «I nostri allievi - conferma Rocchetti - sono stati assunti sia da realtà come Osteria Francescana del maestro Bottura così come a La Pergola di Heinz Beck, ma abbiamo oltre 5mila aziende convenzionate e tour operator e agenzie di selezione del personale che assorbono costantemente dalle nostre file i nuovi addetti».

Solo per fare degli esempi pratici, nella sede di Milano dell’Accademia c’è appena stata la formazione per i cuochi di Alpitour che andranno poi a lavorare nei villaggi di tutto il mondo grazie alla collaborazione con l’Agenzia Top Target. Big Mamma, realtà europea con oltre 2mila italiani assunti all’estero, è costantemente alla ricerca di nuovo personale ed ha appena riaperto le selezioni. A tutto questo, va aggiunto che molti, una volta concluso il percorso, scelgono lavorare in proprio e di aprire la loro attività.

Vuoi fare il cuoco? Non è troppo tardi per cambiare vita

«Non è mai troppo tardi per pensare di cambiare vita - sottolinea Rocchetti -, perché noi abbiamo visto persone che hanno intrapreso il percorso di Accademia Italiana Chef anche a 50 anni compiuti, che hanno poi svoltato diventato executive o aprendo le loro attività».
Chiunque abbia pensato di sfruttare la propria passione e trasformarla in una professione, è bene che sappia che è un momento d’oro per farsi coraggio e lanciarsi in questo mondo. Quella legata al mondo della ristorazione è una professione impegnativa ma allo stesso tempo estremamente creativa e piena di molteplici soddisfazioni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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