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Guy Savoy, il "campione" dei cuochi francesi perde la terza stella Michelin

La guida Michelin, che verrà presentata il 6 marzo a Strasburgo, anche quest'anno è pronta a mietere vittime nell'alta ristorazione, e lo farà anche in casa propria. Tra queste ci sono i tristellati Savoy e Coutanceau

 
01 marzo 2023 | 12:30

Guy Savoy, il "campione" dei cuochi francesi perde la terza stella Michelin

La guida Michelin, che verrà presentata il 6 marzo a Strasburgo, anche quest'anno è pronta a mietere vittime nell'alta ristorazione, e lo farà anche in casa propria. Tra queste ci sono i tristellati Savoy e Coutanceau

01 marzo 2023 | 12:30
 

Come trapelato dai colleghi transalpini di ouestfrance.fr, la guida Michelin, che verrà presentata il 6 marzo a Strasburgo, anche quest'anno è pronta a mietere "vittime" nell'alta ristorazione, e lo farà anche in casa propria. Infatti, Guy Savoy, in compagnia di un altro tristellato francese, Christopher Coutanceau, e di alcuni bistellati, l'Alpage, Jean-Luc Tartarin e Michel Serran, sarebbero prossimi ad un declassamento.

Guy Savoy il miglior chef del mondo perde la terza stella Michelin

Lo chef Guy Savoy

Il direttore della Michelin, Gwendal Poullennec, ha spiegato che si tratta di ristoranti eccezionali, e che quindi la decisione, comunicata personalmente lo scorso 27 febbraio, giorno di chiusura, rappresenta il risultato di una riflessione meditata, maturata al termine di numerose visite nel corso dell'anno nei locali di riferimento. Del resto, le stelle, come sottolinea sempre lo stesso Poullennec, non si cedono in proprietà, ma vanno conquistate ogni anno.

Savoy: «Abbiamo perso la partita, ma il prossimo anno vinceremo di nuovo»

Con questa scelta la Michelin, dunque, intende smarcarsi dalle altre guide internazionali e dalle semplici classifiche. Basti pensare, infatti, che Savoy è stato nominato più volte (ben sei consecutive, ndr) da La Liste, che rappresenta una media di tutti giudizi delle guide inernazionali, come miglior chef del mondo (l'italiano Da Vittorio è al terzo posto in questa gradutaioria). Non dimentichiamo poi che Savoy è uno dei cuochi a cui il governo francese ha affidato il compito di rappresentare la cucina francese nel mondo, in base a una selezione fatta anche dal  Ministero degli Esteri.

Philippe Faure, fondatore della classifica transalpina, ha commentato così l'imminente declassamento di Guy: «Né i commenti degli ospiti né le critiche professionali lasciavano presumere che la qualità del ristorante Guy Savoy fosse calata». Lo chef tristellato dal canto suo ha dichiarato: «Finora avevo avuto solo i migliori momenti dalla mia carriera. Quest’anno abbiamo perso la partita, ma il prossimo anno vinceremo di nuovo». Per Guy Savoy, dunque, proprietario dell'omonimo ristorante in quel di Parigi, si prospetta un anno di risalita per il recupero della tanto desiderata terza stella (che resisteva dal 2002).

Guy Savoy  il

L'interno del ristorante di Guy Savoy a Parigi

La carriera di Guy Savoy

Figlio d’arte, classe 1953, chef Savoy ha mosso i primi passi della sua carriera nel ristorante di famiglia la Buvette de l’Esplanade a Bourgoin-Jallieu, città natale. Dopo l’apprendistato in una pasticceria del paese, nell'aprile del 1970 è entrato alla Maison Troisgros di Roanne, dove incontrò un altro predestinato, Bernard Loiseau, suo storico amico. Il primo ristorante viene aperto col suo nome nel 1980, ma nel 1987 ha traslocato a Parigi e nel 2000 ha compiuto un restyling in stile contemporaneo, grazie all'artista e socio François Pinault, che gli ha garantito la terza stella nel 2002. Oggi Savoy è anche proprietario dell'omonimo ristorante a Las Vegas, dell'Atelier Maître Albert, de Le Chiberta e del Supu Ramen a Parigi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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