I cuochi sono la quintessenza del Made in Italy. A sostenerlo anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare e forestale, Francesco Lollobrigida, e il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio intervenendo alla settima edizione dei Campionati della Cucina italiana organizzati dalla Federazione italiana cuochi e in corso a Rimini.
Matteo Salvini ai cuochi: in collegamento con Alessandro Circiello e Rocco Pozzulo
Salvini: impegno è difendere italianità da interessi delle multinazionali
Nel suo intervento Salvini ha sottolineato che «l’impegno è quello di difendere la vostra identità e la nostra italianità dagli interessi miliardari delle multinazionali che evidentemente, non avendo la nostra fortuna, cercano di inventarsi altro in laboratorio. Ci sono multinazionali che investono miliardi di euro in ricerca chimica, perché quando ci sono fabbriche che producono finto latte da processi sintetici e da fermentazione senza vacche, non si parla di agroalimentare ma di chimica. Quindi ci sono interessi, legittimi, di multinazionali straniere che vogliono portare in tavola e nei supermercati prodotti che non sono i miei. In una Europa libera se tu vuoi mangiare grilli, carne sintetica o formaggio senza latte, fallo ma basta che non si inventino strumenti come il nutriscore per trovare una pseudo copertura scientifica e per dire che la dieta mediterranea fa male. Questo vale per le direttive sulle case, per direttive che mettono fuori legge le auto a benzina e diesel… non siamo solo consumatori, numeri, merci o business. La logistica è fondamentale, sbloccare cantieri significa avere porti e aeroporti, scali ferroviari in grado di trasportare merci velocemente e fare concorrenza con altri Paesi. Il sistema agricolo senza un sistema infrastrutturale è monco e da questo punto di vista ce la metterò tutta».
«Voi - ha poi detto Salvini rivolgendosi a Rocco Pozzulo e Alessandro Circiello, rispettivamente presidente e responsabile media & public affairs della Federcuochi - siete difensori di un modo di vivere, di lavorare, di salute, bellezza e ricchezza; quindi, contate su di me anche in terra europea perché il progresso va accompagnato non dimenticandosi chi siamo e da dove veniamo. Perché il futuro senza presente, senza tradizione, senza la nostra forza, varietà e ricchezza è niente».
Lollobrigida: La sfida è coniugare tradizione e innovazione
Dello stesso parere anche il ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida: «La grande sfida che avete di fronte è quella di coniugare la tradizione delle nostre produzioni agroalimentari con l’innovazione, difendendo al tempo stesso il patrimonio della nostra comunità nazionale e promuovendo a livello internazionale le eccellenze italiane».
Francesco Lollobrigida
Nel rivolgere un ringraziamento alla Federcuochi «impegnata ogni giorno a tenere alto il tricolore delle nostre tradizioni, delle nostre eccellenze agroalimentari e della cultura gastronomica della nostra nazione», il ministro ha ricordato anche «l’importanza del buon cibo di qualità, simbolo di quell’identità italiana riconoscibile a livello globale». Lollobrigida ha voluto poi salutare tutti i docenti e gli allievi degli istituti alberghieri presenti alla manifestazione, con un ringraziamento sentito ai professori che con dedizione ogni giorno si impegnano per far crescere i nostri giovani. «Ai ragazzi voglio dire: oggi siete qui per mettervi in gioco ed imparare, ma soprattutto per iniziare quel percorso che sicuramente porterà anche voi a promuovere in Italia e nel mondo la nostra cultura e lo stile alimentare della dieta mediterranea, uno stile sano ed equilibrato. La partecipazione di voi ragazzi a questo tipo di manifestazione è per me importantissima e come Ministero siamo in prima linea per rendere sempre più centrale il ruolo degli istituti e mettere in rete le risorse necessarie per valorizzare gli studenti, il loro percorso formativo e il loro futuro, che è anche il nostro. L’attenzione alla sicurezza delle filiere, alle piccole attività artigianali che sempre più giovani hanno deciso di intraprendere, è massima. Il governo Meloni continua a lavorare per ampliare le prospettive occupazionali per le nuove generazioni che rappresentano il presente e il futuro della nostra nazione, della nostra grande Italia. Sono certo - ha concluso - che oggi tutti voi saprete rappresentare il meglio della nostra nazione con competenza, creatività e soprattutto entusiasmo».
Centinaio: I cuochi aiutano le esportazioni made in Italy
Per Centinaio: «Il sistema agroalimentare italiano è riuscito a realizzare un salto di qualità, diventando un punto di forza nelle esportazioni del nostro Paese in tutto il mondo. Se questo è stato possibile, è anche grazie al lavoro dei nostri cuochi e dei nostri chef, che non sono solo artisti, ma anche ambasciatori del made in Italy. Il nostro sistema agroalimentare esporta sogni in giro per il mondo e questo ci consente di essere scelto ovunque. I nostri chef valorizzano i prodotti della tradizione e così permettono ai loro clienti di capire che i componenti della dieta mediterranea, compresi carne e vino, se sono consumati nelle giuste quantità non sono solo ottimi da mangiare, ma li aiutano anche a stare meglio. La ricerca e le nuove tecnologie possono aiutare la produzione, ma il made in Italy sarà sempre legato alla tradizione ed è questo che lo rende salutare e che ci permette di mantenere un’aspettativa di vita maggiore rispetto ad altri Paesi».
Supersfida tra cuochi e pizzaioli
Fino al 22 febbraio, i Campionati della Cucina italiana 2023 metteranno in scena le meraviglie dei più grandi maestri, anche utilizzando le eccellenze delle aziende italiane per l’alta cucina, dal più profumato pomodoro al top dei legumi. Presenti 1500 cuochi, 16 team provenienti dall'Italia e dall'estero, pronti a sfidarsi mettendosi alla prova su Cucina fredda, Cucina calda, Pasticceria da ristorazione e Cucina Aartistica.
Mentre per il Campionato del Mondo di Pizza, nelle 600 sessioni, articolate in 16 categorie diverse, si sfideranno 20 nazioni con 20 giudici, 6 tavoli di giurie e 70 professionisti all’assaggio.