Il successo del pizzaiolo napoletano Diego Vitagliano è inarrestabile. Dopo essersi aggiudicato il titolo di Miglior pizzeria d'Italia e poi del mondo con la sua 10 Diego Vitagliano Pizzeria di Bagnoli (Napoli) nella 50 Top Pizza Italia e World 2023 e dopo il massimo dei riconoscimenti anche nella nuova guida "Pizzerie d'Italia" 2024 del Gambero Rosso con i Tre Spicchi, arriva ora anche il primo posto nella 50 Best Pizza in the World di Big7 Travel, il prestigioso portale internazionale dedicato ai viaggiatori.
Il pizzaiolo Diego Vitagliano, primo nella classifica di Big7 Travel
Nella classifica è marcato stretto dall'amico Francesco Martucci, al secondo posto. A seguire una pizzeria di New York perché se l'Italia è la patria della pizza, in molti si sono cimentati a farla e talvolta anche bene. Altri grandi pizzaioli tricolori sono in classifica, come Ciro Salvo di 50 Kalò di Napoli e Franco Pepe di Pepe in Grani (Caiazzo, Na). Per Diego Vitagliano, questo giovane determinato e innovatore, che è stato chiamato come Maradona e che ha inserito nell'insegna delle sue pizzerie di Bagnoli, Pozzuoli e Roma il mitico numero "10", è un ulteriore riconoscimento di una maturità stilistica grazie ad un lungo lavoro di ricerca e all'efficienza del suo team giovane con cui ha sempre voluto condividere i successi. Infatti alla base dei parametri che hanno guidato la scelta di Big7 Travel ci sono la qualità del cibo, ma anche il servizio, l'atmosfera e il rapporto qualità-prezzo, oltre alle esperienze dirette degli ispettori e alle recensioni online dei visitatori. Ma neanche questo ulteriore alloro - c'è da giurarci - sarà per lui un traguardo. Non c'è mai un vero approdo per chi, come lui, è andato sempre oltre ogni risultato, sfidando l'utopia per far meglio. Con la sua ricerca su impasti, lievitazioni, forme e consistenze ha sfidato i tradizionalisti della pizza napoletana, anche quei colleghi, talvolta irriducibili che, visto il gradimento del nuovo e del forte valore di quel cibo modesto popolare, hanno poi contribuito a portarlo ai vertici del gusto e del gradimento dei consumatori senza offuscarne la storia, entusiasmando una nuova generazione di giovani pizzaioli.
Chi è Diego Vitagliano e come sono le sue pizze?
Napoletano doc classe 1985, Diego Vitagliano ha iniziato da Carmenella con Salvatore Esposito, il papà di Vincenzo, quando aveva sedici anni, una vera e propria gavetta da portapizza fino a rosticciere, come ha raccontato in una lectio magistralis ai circa 100 studenti universitari del Dipartimento di Scienze del Corso Scienze e Culture Enogastronomiche di UniRoma. Comincia a lavorare come pizzaiolo per volere del padre, «e l'unico mestiere dove troverai sempre lavoro» gli diceva. Ha lavorato in diverse pizzerie fino a quando nel 2013 ha intrapreso la sua ricerca sugli impasti. Insieme all'amico Carlo Sammarco ha cominciato a sperimentare la pizza "a canotto", quella con il cornicione alto, che riprendeva quella del Vomero di circa 50 anni fa, utilizzando per la preparazione tecniche diverse dal solito (come quelle che si utilizzano per il pane, gli impasti indiretti con biga o poolish). All'epoca tutto ciò fu considerato come una moda passeggera destinata a scomparire ma oggi possiamo dire che quello sarebbe stato il futuro della pizza napoletana. Questo approccio intrapreso anni fa, è ancora oggi la base del suo lavoro quotidiano, sulla digeribilità della pizza,sulle farine da dosare, sui processi enzimatici e sugli effetti degli shock termici negli impasti.
Il menu delle pizze di Diego Vitagliano è basato sulla tradizione
La sua pizza è leggera e altamente digeribile, morbida con un po' di croccantezza, realizzata con un impasto indiretto con prefermento di tipo 1 bio, una lievitazione di 36 ore, alta idratazione e un bassissimo quantitativo di sale. La sua prima pizzeria aperta nel 2016 sul lungomare di Pozzuoli diventò subito troppo piccola. Così l'anno successivo si trasferisce a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, con la sua prima 10Pizzeria Diego Vitagliano, alla quale seguirà una seconda apertura nel 2019 presso Pozzuoli. «Le mie pizze le faccio in base ai miei ricordi - dice - perché ho avuto la fortuna di crescere con una nonna che sapeva cucinare benissimo, le ricette della tradizione napoletana sono tutte presenti nel menu, rivisitate sulla pizza, come: il ragù, la genovese, la carne ripassata, in primavera la pasta e piselli rivisitata sulla pizza e molto altro». Il menu è basato sulla tradizione: sono sempre presenti le pizze marinara, margherita, la montanara e il calzone al forno. Da queste pizze storiche nascono quelle rivisitate, come la margherinara o la ragù. Attenzione particolare alla pizza senza glutine e agli amanti della pizza che devono fare i conti con qualche intolleranza. Presto arriverà una nuova apertura nel quartiere napoletano di Santa Lucia.
La Top 10 della classifica di Big7 Travel
- 10 by Diego Vitagliano Pizzeria - Napoli, Italia
- Masanielli by Francesco Martucci - Caserta, Italia
- Una Pizza Napoletana - New York, Usa
- Sartoria Panatieri - Barcellona, Spagna
- The Pizza Bar on 38th - Tokyo, Giappone
- I Tigli - San Bonifacio, Italia
- Seu Pizza Illuminati - Rome, Italia
- 50 Kalò - Napoli, Italia
- Bottega - Pechino, Cina
- 180g Pizzeria Romana - Roma, Italia