Alberto Basso, chef patron del Ristorante Trequarti in località Val Liona (Vi), è il nuovo residente Jre (jeunes restaurateurs)-Italia. Con lui inizia un quadriennio di novità per Jre-Italia. Lo chef Basso, già parte del board direttivo, prende il testimone di Filippo Saporito, portandone avanti le idee progettuali, di dialogo e condivisione. Un cambio della guardia all’insegna della continuità, con uno sguardo attento e proiettato al futuro.
Chef Alberto Basso
Il nuovo board di Jeunes Restaurateurs Italia
Insieme a lui, ad affiancarlo nel compito di guidare l’associazione, il neoeletto board: Dario Guidi, chef del Ristorante Antica Osteria Magenes – Barate (MI), nel ruolo di Vice presidente; Massimiliano Mascia, chef del San Domenico - Imola, come Responsabile Rapporti Associati e Partner; Paolo Trippini, Ristorante Trippini – Civitella del Lago (TR), e Stefano Di Gennaro, Ristorante Quintessenza a Trani, come Responsabili dei Nuovi Ingressi; Stefano Pinciaroli, PS Ristorante – Cerreto Guidi (FI), come Delegato Europeo; Luigi Pomata, Ristorante Luigi Pomata - Cagliari, in qualità di Tesoriere.
Jeunes Restaurateurs Italia, insieme per la cucina italiana
«Fin da quando lavoravo al ristorante La Peca, un associato Jre storico, ho sempre guardato con profonda ammirazione a Jre-Italia - racconta Alberto Basso - Così, il giorno in cui è arrivata la chiamata da parte del direttivo di allora, e ho fatto il mio ingresso in Associazione, per me è stato un sogno che si realizzava, una attestazione di valore e stima, nonché la possibilità di confrontarmi con tanti colleghi in Italia e all’estero. E oggi, che qualche anno è passato, esserne diventato presidente rappresenta un vero onore, un compito che porterò avanti con grande orgoglio e impegno, insieme al board, per continuare quello che è stato fatto fino ad ora e svilupparlo ulteriormente. Perché considero Jre-Italia come una famiglia e, in quanto tale, fulcro di rapporti e dialogo con colleghi diventati anche amici, di scambio reciproco e crescita basati su valori e ideali comuni».