Ad aiutare i rifugiati scappati dalle bombe c'è anche un cuoco italiano. Si chiama Nicola, ha 46 anni, ed è originario di Bergamo, vive in Ucraina con moglie e figlia di 9 anni dove si era trasferito tempo fa per fare il ristoratore. Si trova a Dnipro, città ucraina che ha accolto i civili scappati da Mariupol, oggi al centro dell'offensiva russa. L'uomo poteva tornare al sicuro in Italia, come del resto hanno fatto altri connazionali che come lui vivevano a Dnipro. Invece ha scelto di restare, aiutando le persone rifugiate.
Un cuoco italiano tra i volontari di Dnipro
Nicola ha raccontato all'Ansa di aver cominciato inizialmente a far arrivare merce dall'Italia, contattando varie associazioni umanitarie e poi distribuendo di persona la merce. Organizza inoltre viaggi per prendere i rifugiti da Mariupol per portarli a Dnipro, dove poi possono raggiungere la Polonia.
«Ci sono centinaia di chili di pasta, ma magari mancano le pentole o quegli sfollati non hanno il microonde, quindi vado a prendere le scatolette - ha dichiarato all'Ansa Nico - Cerco di essere efficiente per ciò che serve al momento e bisogna anche sistemare le persone. Per questo cerco appartamenti sfitti e prendo coperte. Sono appena arrivati duecento anziani, dove li sistemo? In uno dei centri dove abbiamo materassi gonfiabili e dei letti».