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Non solo macchinari, Esmach insegna il valore del lavoro ai giovani del Pollenzo FoodLab

Nel 2014 è nata un collaborazione che prosegue ancora oggi. Obiettivo: costruire una professione che, grazie alla tecnologia, possa rispondere a un nuovo equilibrio fra lavoro e vita privata

 
21 dicembre 2021 | 19:03

Non solo macchinari, Esmach insegna il valore del lavoro ai giovani del Pollenzo FoodLab

Nel 2014 è nata un collaborazione che prosegue ancora oggi. Obiettivo: costruire una professione che, grazie alla tecnologia, possa rispondere a un nuovo equilibrio fra lavoro e vita privata

21 dicembre 2021 | 19:03
 

Formazione e acquisizione di competenze, sperimentazione e ricerca applicata ai processi di trasformazione, coniugando teoria e pratica in modo trasversale e orizzontale. Da qui parte la collaborazione fra Esmach e Pollenzo FoodLab dell'Università di Scienze gastronomiche piemontese.

Studenti impegnati nel Pollenzo FoodLab dove sono presenti i macchinari Esmach Non solo macchinari, Esmach insegna il valore del lavoro ai giovani del Pollenzo FoodLab

Studenti impegnati nel Pollenzo FoodLab dove sono presenti i macchinari Esmach

 

Dalla collaborazione professionale alla condivisione etica

Iniziata 6 anni fa, la collaborazione fra le due realtà permette agli studenti di unire conoscenze teoriche e competenze pratiche in modo orizzontale. «Per noi questa collaborazione è stata fondamentale, perché ci ha consentito di mettere a disposizione una strumentazione didattica che consentisse di fare esperienza, di vedere, di variare e personalizzare il processo e il prodotto in modo molto versatile, preciso e scientifico. Con il tempo il valore di questa collaborazione è poi passato su un altro piano: ci siamo accorti che stavamo andando nella stessa direzione etica, ovvero quella di costruire e ragionare per una dimensione di libertà», spiega Carol Povigna, coordinatrice del Pollenzo FoodLab.
 
I vantaggi legati ai macchinari Esmach rientrano nella stessa matrice: garantire la libertà di definizione del processo produttivo, essere precisi, poter gestire la propria giornata di produzione in modo più flessibile e comprendere quanto tutto questo abbia un impatto importante sulla salute e sulla vita di ognuno. «Le nostre aspettative sono state finora soddisfatte, anche dal punto di vista della comunanza di obiettivi formativi di studenti e di professionisti. Per esempio, il fatto che Esmach abbia una profonda comprensione di come le necessità ambientali, sociali e di salute si fondano con la necessità di una costruzione di sostenibilità e di senso per un mestiere o per una professione», aggiunge Povigna.

 

 

La nascita di Esmach Academy

A proposito della collaborazione con l'Università, Andrea Gastaldon, key account Manager di Esmach ha affermato: «Questa partnership è nata nel 2014. È stata fin da subito un’esperienza molto bella e un’occasione per noi di Esmach di avvicinarci per la prima volta all’ambito della formazione. Nello stesso anno abbiamo avuto anche l’opportunità di partecipare con loro al Salone del Gusto, ideando un laboratorio sulle attività di panificazione semplificata: prodotti di altissima qualità andavano a incontrare persone che si stavano da poco avvicinando a questo mondo. Dopo questa esperienza, ci siamo guardati dentro e così è nata l’idea di creare la Esmach Academy». Questa relazione di valore è stata quindi fonte di nuovi stimoli per l’azienda e ha permesso di spostare progressivamente l’attenzione dal macchinario in sé, affinché questo potesse essere sempre più al servizio di un prodotto “buono, sano, pulito e giusto” come direbbe Carlo Petrini, fondatore dell'Università.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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