È siciliano il miglior sommelier d’Europa. Il 31enne Salvatore Castano, originario di Giardini Naxos, in provincia di Messina, si è classificato al primo posto nel concorso Asi che si è appena concluso a Cipro. Il candidato italiano è salito sul gradino più alto del podio, nel concorso per il miglior sommelier d’Europa e d'Africa, organizzata ogni tre anni da Asi, l’Association de la Sommellerie Internationale. In finale ha battuto i suoi due sfidanti molto preparati provenienti da Danimarca e Austria, Nina Jensen e Suvad Zlatic, che si sono posizionati rispettivamente seconda e terzo.
Salvatore Castano
Chi è Salvatore Castano
Dopo il diploma all’alberghiero “Giovanni Falcone” di Giarre, Salvatore Castano è volato Oltremanica per imparare la lingua inglese e, una volta rientrato in terra siciliana, ha lavorato al Grand Hotel Timeo, appena acquisito dalla catena di hotel di lusso Belmond. Il giovane sommelier campione d’Europa ha girato il mondo e oggi è head sommelier on trade advisor da Friarwood.
Per la prima volta Salvatore ha partecipato al concorso internazionale, mostrando tutta la sua preparazione, frutto di studio, approfondimento, pratica e grande passione. Ingredienti che gli sono valsi la vittoria, dopo che il concorso internazionale era stato rimandato per ben due volte a causa della pandemia.
La gioia del vincitore
«È veramente una grandissima soddisfazione e non ho ancora realizzato l’importante vittoria conquistata contro due colleghi molto preparati – afferma emozionato Salvatore Castano -. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini, così come la mia fidanzata che mi ha supportato in questa bellissima avventura».
«Salvatore, sempre misurato nei suoi atteggiamenti e mai sopra le righe, ha convinto tutti sin dalle prime prove - commenta Giuseppe Vaccarini, presidente di Aspi, l'associazione della sommellerie professionale italiana -. La sua preparazione é andata via via perfezionandosi in questi mesi fino a portarlo a questo grandissimo risultato. A Salvatore vanno i miei più sinceri complimenti, anche perché ha saputo tenere duro durante tutta la pandemia, non si è mai perso d'animo e ha dimostrato la sua grande voglia di fare bene. È un esempio per tutti i nostri sommelier Aspi, che sono i soli a poter accedere a queste prestigiose competizioni internazionali».