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Antonio Salvatore, prima Stella Al Rampoldi vince la mediterraneità

Lo chef italiano, originario della Basilicata, corona una carriera lunga 15 anni con il primo riconoscimento della Guida Michelin ottenuta grazie alla proposta del ristorante monegasco: un connubio italo-francese.

 
21 gennaio 2021 | 18:42

Antonio Salvatore, prima Stella Al Rampoldi vince la mediterraneità

Lo chef italiano, originario della Basilicata, corona una carriera lunga 15 anni con il primo riconoscimento della Guida Michelin ottenuta grazie alla proposta del ristorante monegasco: un connubio italo-francese.

21 gennaio 2021 | 18:42
 

La prima volta non si scorda mai. Sopratutto se è il riconoscimento a una carrira che vanta già 15 anni di esperienza. Come quella di Antonio Salvatore che, nel corso della cerimonia di premiazione della Guida Michelin del 18 gennaio si è visto assegnare la prima stella. «Sono al settimo cielo, è come un sogno irreale», ha commentato a caldo lo chef.

Lo chef Antonio Salvatore - Antonio Salvatore, prima Stella Al Rampoldi vince la mediterraneità

Lo chef Antonio Salvatore

«Questa prima stella rappresenta un successo straordinario. Sono passati quattro anni da quando sono entrato in casa Rampoldi a Monaco. Per me questo è più di un lavoro, è pura passione. Quattro anni fa, la mia cucina ha assunto una nuova dimensione: sono riuscito a modellarla sulla base delle mie origini e in relazione ai produttori locali, con i quali ho potuto creare un rapporto di fiducia e condivisione. Il mio obiettivo è di riuscire a esaltare la materia prima più semplice, sempre attraverso una visione creativa, sensibilità e duro lavoro», ha affermato Salvatore.
 
Un ristorante cassaforte - per i sigari
Famosa istituzione monegasca conosciuta fin dal 1946 come una delle più storiche di Monaco, il Rampoldi completa nel 2020 la sua offerta di ristorazione con La Table d´Antonio Salvatore. Questo indirizzo offre un ambiente eccezionale, intimo e prestigioso, davvero unico nel suo genere. Il luogo era in origine interamente dedicato agli amanti dei sigari e gli esponenti del jet set internazionale amavano frequentarlo come luogo d’incontro e scambio di idee. La principale originalità del luogo sta nel fatto che la stanza è decorata con 110 bellissime cassapanche in legno, accessibili con chiave digitale, che appartengono ai membri del Cigar Club dell'istituzione. Al di fuori degli orari di apertura del ristorante gourmet, è possibile conservarvi i sigari più preziosi qui e godere della Cigar Lounge privata. Il Principe Alberto II ha il suo palco, sul quale è inciso lo stemma dei Grimaldi.

Dalla Basilicata al mondo
Antonio Salvatore ha iniziato il suo viaggio culinario in Basilicata. Nato nel bellissimo borgo medievale di Guardia Perticara, ha frequentato l'Istituto alberghiero di Potenza. Attratto dalla cucina fin da piccolo, ha unito studi ed esperienza sul campo ed è salito ai primi posti negli alberghi e ristoranti italiani prima di proseguire la sua formazione all'estero in luoghi famosi. Lo chef ha affinato la sua predisposizione mediterranea nei ristoranti di Tenerife, Marbella e Madrid senza dimenticare una visita in Inghilterra a Leicester. Ha soggiornato nella capitale spagnola per oltre un anno e mezzo nel tempio dello chef stellato Michelin Juan Pablo Felipe al ristorante El Chaflán. La svolta decisiva nella sua carriera è arrivata nel 2013 a Mosca, quando è stato ingaggiato dall'Ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi per entrare nell’Ambasciata d'Italia e poi raggiungere Nino Graziano, uno dei migliori chef siciliani, per l'apertura del celebre ristorante due stelle Semifreddo Mulinazzo, prima di prendere le redini di Rampoldi nel 2016.
 
Cucina mediterranea, scelta vincente
A contribuire alla conquista della Stella, una cucina di ispirazione mediterranea dove eccellenza italiana e francese sono i pilastri portanti. Una cucina di passione che utilizza prodotti selezionati con rigore. Antonio Salvatore ci sorprende per la sua capacità di ricercare costantemente l'eccellenza, sia visivamente sia nel gusto di ogni piatto. Originario del sud Italia, ama richiamare il territorio di provenienza attraverso accenti di sapore, piatti creativi, gustosi e colorati. Nella sua filosofia gli ingredienti culinari e stagionali dettano i cambiamenti del menu favorendo l'armonia il piatto e il gusto per offrire al palato emozioni di rara intensità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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