Un ritorno dove tutto è cominciato. Il giovane cuoco varesino Giacomo Lovato ha preso le redini del ristorante dell'Enoteca regionale Lombarda di Milano, città in cui un decennio fa iniziò il suo percorso professionale nelle cucine, allora bistellate, di Claudio Sadler prima e di Carlo Cracco poi.
Giacomo Lovato
Lovato torna a “casa” dopo sette stagioni trascorse ai piedi del Cervino, di cui quattro alla guida del ristorante gastronomico Snowflake del boutique hotel Principe delle Nevi di Breuil-Cervinia (Ao) con al fianco parte della giovane e affiatata brigata del Principe, a incominciare dal suo fidato sous-chef, il piemontese Stefano Merlin.
All'Enoteca, il locale eclettico e a forte vocazione territoriale di via Stampa, nel pieno centro storico di Milano, a pochi passi da piazza Duomo,
lo chef trae spunto da una cucina regionale del Nord Italia ancorata alle solide radici della tradizione, ma conferendo ai piatti un'impronta di originalità. La sua è una cucina del territorio che segue l'avvicendarsi delle stagioni, sulla base della disponibilità di materie prime fresche e di qualità offerte dal mercato e da piccoli e selezionati produttori delle campagne lombarde.
Tagliatelle al ragù bianco. Foto: Jacopo Ventura
Nella carta del ristorante, accanto ad alcuni immancabili grandi classici milanesi, quali il Risotto al salto e l'Ossobuco di vitello in Gremolada con risotto alla milanese, spiccano proposte originali e creative, come la Tartare di fassona alla milanese con fondo tiepido di vitello, pane fritto e limone, il Petto di galletto ruspante, salsa albese e insalata di funghi champignon, gli Agnolotti del plin ripieni di carne di vitello in brodo ristretto di pollo, la Pancia di maialino da latte, salsa acciughe, cime di rapa e cipolla rossa e le Tagliatelle di grano saraceno con ragù bianco di faraona, porcini secchi e limone.
Per informazioni:
enotecaregionalelombarda.it