Il decreto “Cura Italia” firmato nella notte tra martedì e mercoledì dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella prevede stop a tributi e contributi per un valore di 10,7 miliardi come ricorda un lancio dell’agenzia Adnkronos.
Sergio Mattarella firma il decreto
Nel decreto vengono introdotte diverse misure fiscali, con l'obiettivo di aiutare il sistema economico in grave difficoltà a causa del coronavirus. Per tutte le imprese di piccole dimensioni o che operano in settori più colpiti viene stabilito il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti. Vengono congelate anche le cartelle esattoriali, gli atti di accertamento e i pagamenti di chi ha aderito alle sanatoria fiscale.
Per i proprietari di locali commerciali che rinunciano a parte dell'affitto di marzo è previsto un credito d'imposta. Vengono inoltre incentivate le donazioni per contrastare l'epidemia, attraverso l’estensione delle detrazioni e deduzioni. Mentre chi deve recarsi al lavoro potrà ricevere un bonus di 100 euro. Il “costo” delle misure ammonta a 2,4 miliardi di euro. I versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza il 16 marzo 2020 sono prorogati al 20 marzo 2020 per tutti.
Cassa integrazione in deroga per tutto il territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, per un periodo massimo di 9 settimane, anche per le imprese escluse dagli ammortizzatori sociali, comprese quelle agricole, della pesca e del terzo settore, previo accordo sindacale anche in via telematica (accordo non richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti). È escluso il lavoro domestico. Prevista inoltre la possibilità di cig ordinaria, per un massimo di nove settimane, per i datori di lavoro che hanno dovuto sospendere o ridurre l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza. Autorizzata inoltre la Cig ordinaria anche per le imprese che già si trovano in Cig straordinaria e un assegno ordinario fino a 9 settimane per le imprese che hanno in corso l'assegno di solidarietà.
SETTORI COLPITI: Per tutte le imprese che operano nei settori più colpiti dalla crisi è prevista la sospensione dei versamenti di contributi e ritenute per lavoratori dipendenti di marzo ed aprile. La lista comprende: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse.
FATTURATO 2 milioni: Per i settori che restano fuori dall'elenco la sospensione è prevista solo per chi ha un fatturato fino a 2 milioni di euro e riguarda: versamenti Iva, ritenute e contributi di marzo.
CENTRI SCOMMESSE: Viene sospeso il pagamento del canone di concessione e del prelievo erariale dei centri scommesse.
PROFESSIONISTI: Disapplicazione della ritenuta d’acconto per
professionisti senza dipendenti sulle fatture di marzo ed aprile.
SANIFICAZIONI: Previsto un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la sanificazione dei luoghi di lavoro, con un tetto al beneficio di 20mila euro.
INCENTIVI LAVORATORI: In arrivo un bonus di 100 euro, in busta paga, per i lavoratori che a marzo svolgono la prestazione sul luogo di lavoro (quindi non in smart working), in proporzione ai giorni lavorati. L'incentivo spetta ai lavoratori con reddito fino a 40mila euro.
AGENZIA ENTRATE: Sono sospese le attività dell'Agenzia delle entrate, la riscossione delle cartelle esattoriali, il saldo e stralcio e la rottamazione-ter. Fermo anche l’invio di nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.
DONAZIONI: Viene introdotta una detrazione per le donazioni effettuate delle persone, fino a un beneficio massimo di 30mila euro.
AFFITTI COMMERCIALI: Ai negozi e alle botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo.
PROCESSI: Vengono sospesi i termini del processo tributario.
ADEMPIMENTI: Slitta dal 7 al 31 marzo il termine entro il quale i sostituti di imposta devono trasmettere la certificazione unica. Si sposta dal 28 al 31 marzo 2020 la scadenza entro cui gli enti terzi (fra cui banche, assicurazioni, enti previdenziali e amministratori di condominio) devono inviare i dati utili per la dichiarazione dei redditi precompilata.
PRECOMPILATA: Prorogato al 5 maggio 2020 il giorno in cui la dichiarazione precompilata sarà disponibile per i contribuenti sul portale dell’Agenzia delle entrate. Spostata dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato.
In allegato il pdf con:1) L'ultima circolare della Fipe sul decreto "Cura Italia"
2) Una sintesi degli ammortizzatori sociali e proroga versamenti
3) Un'infrografica su Fondo d'integrazione salariale e Cassa integrazione salariale in deroga
4) Il dossier sul Decreto