Ristoranti chiusi, ricorrenze, eventi e iniziative cancellate. L’emergenza coronavirus ha letteralmente arrestato il settore della ristorazione, con un impatto sulle attività e sul loro personale che rischia di essere “devastante”. Per questo la Federazione Italiana Cuochi (Fic) si è rivolta al Governo, allineandosi con le numerose altre organizzazioni di categoria che in questo periodo stanno chiedendo misure straordinarie per fare fronte all’emergenza.
Rocco Pozzulo, in primo piano, insieme ai soci della Fic
«Siamo consapevoli degli enormi problemi che il governo affronta in questo momento su ogni versante – dice il presidente di Fic,
Rocco Pozzulo – così come delle misure economiche già messe in campo con la sospensione delle imposte, gli ammortizzatori sociali e l’accesso agevolato al credito a favore delle imprese, ma vogliamo ancora una volta portare all’attenzione dell’agenda politica l’enorme incidenza che la crisi sta provocando sul settore della cucina professionale, trainante per tutto il comparto turistico del nostro Paese».
L’attenzione della Fic è rivolta soprattutto al personale dipendente per cui chiede, in particolare, la reintroduzione dei voucher: «Un’esigenza di flessibilità – dice ancora Pozzulo – che potrebbe servire a contrastare la prevista e drastica riduzione delle assunzioni stagionali. La Federazione Italiana Cuochi si rende disponibile per qualsiasi incontro, confronto e/o tavolo di discussione al fine di rappresentare il punto di vista dei suoi 20.000 cuochi associati e degli operatori di cucina del settore ristorativo».