Andrea Zamperoni, chef del Cipriani Dolci, sarebbe deceduto la sera della scomparsa per overdose. La prostituta Angelina Barini ha confessato dopo l’arresto di aver ceduto la dose di Fentanyl che si è rivelata mortale. Dall’autopsia si aspettano conferme, intanto la polizia indaga su altre due morti sospette causate dalla donna, che per ora resta in carcere.
Sarebbe morto per overdose poche dopo essersi allontanato dalla sua abitazione, nella notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto,
Andrea Zamperoni, il cuoco lodigiano del ristorante Cipriani Dolci di New York. Ne è convinta la polizia americana, che nelle scorse ore ha arrestato una prostituta di 41 anni, Angelina Barini, accusata di aver ceduto a Zamperoni una dose mortale di droga.
Andrea Zamperoni
La donna, che resterà in carcere senza la possibilità di essere rimessa in libertà su cauzione, ha confessato anche di aver ceduto altre dosi di stupefacente, contenente del Fentanyl, ad altre due persone decedute il 4 e l’11 agosto.
Si vanno delineando dunque i contorni della vicenda che ha portato al decesso del cuoco 33enne, trasferitosi a New York da circa un anno. Zamperoni è uscito dal suo appartamento nel Queens la notte di sabato 17 agosto e il suo corpo
è stato ritrovato senza vita giovedì 22 in un ostello poco distante frequentato da prostitute e spacciatori. Il decesso risalirebbe proprio alle prime ore dopo la scomparsa: secondo la polizia il cadavere sarebbe stato tenuto in una stanza dell’ostello, avvolto in un lenzuolo, con la complicità del protettore della donna, in attesa di farlo sparire.
L’autopsia, di cui si aspettano i risultati, dovrà confermare le cause del decesso di Zamperoni, sulle quali ormai pare non ci siano più dubbi.