Luigi Di Maio, 31 anni, alla guida del Movimento 5 Stelle, è oggi vice premier e ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali.
Senza dubbio è uno degli artefici principali di questo Governo. Ha voluto accorpare il dicastero dello Sviluppo economico a quello del Lavoro per seguire la pratica del reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei Cinque Stelle in campagna elettorale.
Luigi Di Maio (foto: Panorama)
Napoletano, famiglia residente a Pomigliano d'Arco, un tempo città della Fiat, ma nato ad Avellino il 6 luglio 1986, Di Maio Figlio di un dirigente del Msi e di An, dedito alla politica fin dai tempi della scuola - liceo classico - poi iscritto a Ingegneria e a Giurisprudenza, senza laurearsi, "Giggino" ha lavorato come steward allo stadio del Napoli e come webmaster. Giornalista pubblicista (nonostante le scivolate sull'uso del congiuntivo).
Nel 2007 apre il meetup M5S di Pomigliano e inizia un'ascesa che lo porta in Parlamento nel 2013 e oggi al governo. È stato eletto vicepresidente della Camera a soli 26 anni. Tra i momenti difficili per Di Maio l'affaire della mail che lo avvisava dell'indagine giudiziaria sull'assessore Paola Muraro della giunta Raggi a Roma, da lui sottovalutata e per la quale chiese pubblicamente scusa.
È sempre stato il candidato premier prescelto da Grillo e Casaleggio. A settembre 2017 è stato incoronato candidato premier M5s e leader del Movimento sulla piattaforma Rousseau con 31mila voti. Ora è ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali, nonché vicepremier, forte dei - tanto esaltati - 11 milioni di voti alle elezioni.
Viene considerato un moderato con una posizione centrista all'interno del Movimento 5 Stelle, nonché il suo volto più pragmatico e "istituzionale".