Scattano da domani, 9 maggio, sanzioni salate comprese tra i 3mila ai 24mila euro per tutti quei locali che non segnaleranno per iscritto gli allergeni presenti negli alimenti somministrati. Questo decreto vale per bar, ristoranti e agriturismi, ma anche per gastronomie, rosticcerie, pizzerie d'asporto e similari.
In pratica ogni esercizio di somministrazione di alimenti e bevande deve dotarsi di un documento ("agenda degli allergeni") che possa informare la clientela sulla presenza di uno o più dei 14 prodotti che possono generare allergie o intolleranze alimentari.
Qualora invece un locale effettui la vendita per asporto di alimenti "non preimballati", allora il suddetto locale dovrà indicare tutti gli ingredienti, evidenziando gli eventuali allergeni presenti.
L'elenco degli allergeni, predisposto a livello europeo, comprende prodotti molto diffusi come latte, farine o frutta a guscio, ma anche alimenti che poco hanno a che fare con le tradizioni del nostro Paese, come i lupini, la senape e il sesamo.