Rappresenta la forma di lavoro più flessibile e il settore della ristorazione risulta esserne uno dei maggiori fruitori. Il riferimento è il Lavoro a Chiamata, che nel 2017 ha registrato ottimi risultati.
I dati Istat parlano chiaro. Dopo quattro anni di variazioni tendenziali negative, il numero dei lavoratori a chiamata ha subito un primo incremento nel quarto trimestre del 2016 (+2,5%) che si è accentuato nel primo trimestre 2017 (+13,1%). La forte crescita è stata dovuta anche a una tendenza alla sostituzione dei
voucher, che a partire dal 18 marzo 2017 non sono stati più venduti.

Tendenza al rialzo che si è rivelata un boom nel terzo trimestre 2017: +77,9% con un incremento assoluto di 95mila unità iniziato già dal secondo trimestre (+75,6%), soprattutto a seguito dell’abrogazione del lavoro accessorio.
Il 2017 è stato dunque l’anno della crescita assoluta del lavoro a chiamata, ma la burocrazia per poterlo gestire ha i suoi tempi. Per questa ragione è nata la piattaforma
LaC, presentata di recente alla federazione ristoratori delle Puglie. Si tratta di uno strumento che consente ad aziende e professionisti di snellire in modo facile e sicuro l’iter burocratico nella gestione degli adempimenti del lavoro intermittente.