Il 9 novembre alle 11.00 la Federazione italiana cuochi siglerà con il ministero della Salute un accordo d'intesa sulle problematiche in tema di sana e sicura alimentazione. La Fic è l'unica associazione di categoria giuridicamente riconosciuta in Italia da ben 50 anni e conta oltre 16mila soci iscritti.
L'obiettivo di questo protocollo è quello di promuovere percorsi formativi nel comparto alimentare così da favorire corretti stili di vita. Allo stesso tempo si mira all'informazione, che tutti i cuochi conoscano gli adeguati processi di sicurezza alimentare. Essendo poi loro ai fornelli, è bene che posseggano (di volta in volta aggiornata) quella cultura necessaria a prevenire eventuali rischi che andrebbero a danneggiare la salute dei cittadini.
Ovviamente a questo tema si lega la conoscenza necessaria dei diversi prodotti alimentari, delle loro caratteristiche e delle conseguenti tecniche di cottura da adottare in fase di preparazione.
Alla firma saranno presenti il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e, per la Federcuochi, il presidente Rocco Pozzulo e il presidente Cuochi Lazio Alessandro Circiello.
Abbiamo chiesto a Rocco Pozzulo qual è il significato di questo protocollo, partendo già da due presupposti: l'impegno della Federazione nel garantire al consumatore (e allo stesso tempo nel richiedere garanzie allo Stato) la professionalità dei suoi soci e per estensione della figura del cuoco; la volontà della Fic di tutelare da una parte il consumatore finale con corsi di formazione per gli addetti ai lavori, dall'altra i cuochi stessi, nella loro integrità di professionisti, che merita di essere risconosciuta.
Il protocollo si inserisce appunto in questa doppia ricerca di garanzie cuoco-cliente.
Rocco Pozzulo
«Oltre al fattore gusto, che è importantissimo - ha risposto
Rocco Pozzulo, presidente Fic - noi cuochi abbiamo il dovere di pensare anche alla salute dei nostri ospiti. Questo protocollo ha lo scopo di dare maggiore formazione e informazione a tutti gli addetti ai lavori, evitando così spiacevoli situazioni come intossicazioni alimentari. Troppo spesso capita che chi sta in cucina non conosca adeguatamente metodi di conservazione, temperature di cottura e simili. Questo protocollo serve a dare maggiore evidenza a questi rischi così da evitarli, perché disgrazie di questo genere accadono, e non possiamo negarlo».
Per informazioni:
www.fic.it