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Lykiardopolous conquista il podio del 46° Martini Grand Prix

Manolis Lykiardopolous vince la 46ª edizione della storica competizione firmata Martini con il suo cocktail “Ameritino”, battendo barmen da tutto il mondo, compreso l'italiano Francesco Cione, tra i finalisti

 
06 settembre 2016 | 14:50

Lykiardopolous conquista il podio del 46° Martini Grand Prix

Manolis Lykiardopolous vince la 46ª edizione della storica competizione firmata Martini con il suo cocktail “Ameritino”, battendo barmen da tutto il mondo, compreso l'italiano Francesco Cione, tra i finalisti

06 settembre 2016 | 14:50
 

Martini celebra i 46 anni del suo storico Gran Prix premiando la creatività e la maestria dei migliori barman al mondo. La finale di quest'anno si è svolta presso la celebre Terrazza Martini in piazza Armando Diaz a Milano e ha decretato la vittoria indiscussa del finalista greco Manolis Lykiardopolous (nella foto). Due giorni di intenso combattimento a suon di shaker, l'1 settembre scorso si sono svolte le finali nazionali di Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Grecia più i tre Paesi della Wild card selezionati con il supporto delle Difford’s guide, e il 2 settembre scorso, la giuria d’eccezione ha decretato il Global champion, che ha dato prova di grande inventiva sia nel bartending che nel food pairing.

Manolis Lykiardopolous

Manolis Lykiardopolous

Le finali nazionali

Tre bartender per ogni Paese si sono confrontati in una prova d’improvvisazione, creazione e presentazione di un cocktail creato appositamente per l’abbinamento con uno degli originali piatti creati dallo chef Misha Sukyas, italiano di origini armene e architetto del gusto. Ogni partecipante ha estratto il proprio turno da una mistery box e ha avuto 7 minuti più 2 per la mise-en-place del proprio personale drink.

La giuria d’eccezione era composta da Walter Gosso, vincitore della scorsa edizione del Gran Prix con il suo “Un americano a Torino”; Anistatia Miller, giornalista e co-autrice insieme al marito Jared Brown di oltre 12 libri sulla storia dei distillati, tra cui il best seller “Shaken not stirred: a celebration of the Martini”; Ignacio Vasquez, global Martini brand director; Davide Oldani, chef pop italiano di fama internazionale; Jacob Briars, global advocacy director del gruppo Bacardi e presidente di giuria.

I finalisti
I finalisti

Al termine di un’intensa giornata di gara durata più di 8 ore, i giurati hanno proclamato vincitori nazionali: Francesco Cione (Italia), Matteo Pedico (Spagna), Rafael Silva (Portogallo), Emmanouel Manolis Lykiardopolous (Grecia), Roxanne Remmery (Francia), e Danil Nevsky (Wild card). In serata i sei finalisti nazionali sono stati i protagonisti di una Bar guest shift all’interno dell’evento Martini Williams Racing presso la Tarrazza Martini appositamente allestita per il weekend del Gran Premio d Monza di Formula Uno in Darsena insieme ai piloti della Formula 1 Felipe Massa e Valtteri Bottas, lo chef Filippo La Mantia, il modello britannico David Gandy e le fashion blogger Veronica Ferraro e Valentina Ferragni dove hanno preparato per celebrità, stampa e invitati selezionati la loro versione di aperitivo moderno sulle note della musica dal video e del djset degli artisti del Primavera sound di Barcellona.

La finale mondiale
Il 2 settembre, la giornata degli aspiranti vincitori del Gran Prix è cominciata al Carrefour gourmet market di viale Bezzi. Obiettivo della trasferta: con un budget ed un tempo definito, comprare tutto il necessario per la creazione di una proposta di finger food, calda o fredda, da abbinare al cocktail Martini aperitivo moderno da loro firmato. Tornati in Terrazza, i finalisti hanno avuto un'ora di tempo per cucinare prima di competere a blocchi di  tre alla volta di fronte a una platea di esperti, entusiasti e, ovviamente, ai giurati, tutti molto curiosi di scoprire le invenzioni dei sei giovani bartender.

Manolis Lykiardopolous
Manolis Lykiardopolous

I partecipanti e i loro cocktail
  • Rafael Silva (Portogallo) - Monik
  • Marco Pedico (Spagna) - Ginger Ruby
  • Roxane Remmery (Francia) - Belle Epoque
  • Francesco Cione (Italia) - Torino-Milano raffinato
  • Manolis Lykiardopolous (Grecia) - Ameritino
  • Danil Nevsky (Wild card) - Fibonacci

Dopo la presentazione dei primi tre finalisti, Bruno Vanzan, famosissimo bartender italiano e campione internazionale di flair, e Daniele Dalla Pola, miglior bartender internazionale dell'anno secondo il Tales of cocktail's spirits award 2016, si sono esibiti insieme in uno show incredibile, costruendo una piramide di Americano al cospetto di una folla animata e divertita.



Ultimate le presentazioni anche del secondo blocco di finalisti, il guru della mixology Simon Difford, fondatore della Difford’s Guide, ha richiamato sul palco i concorrenti uno ad uno facendo loro delle domande per approfondire e commentare il loro percorso personale e professionale. È stato Paolo Perego, regional president for Europe del Gruppo Bacardi a richiamare l’attenzione di concorrenti, pubblico e giurati con un discorso molto appassionato e coinvolgente sull’importanza storica del Gran Prix e del valore enorme della vittoria per tutti i giovani barman che in quasi 50 anni hanno avuto il merito e il privilegio di vincere questo prestigioso premio.

Lo stesso Perego ha aperto la busta fatidica proclamando la vittoria di Manolis Lykiardopolous. Il greco Lykiardopolous che vive ad Atene dove lavora presso la Odori Vermuteria ha dichiarato: «Non mi aspettavo di vincere la finale, ma ho cercato di fare il mio lavoro con amore e di condividere la mia passione per i cocktail e, in particolare, per il Vermouth. Per il futuro, mi aspetto che questo premio mi cambi la vita in meglio offrendomi più opportunità e diventando un membro della famiglia Martini».



Secondo la giurata Miller, «il cocktail di Manolis ha dimostrato un equilibrio perfetto tra aroma e sapore destando il palato e rendendolo pronto per la serata». Per Gosso, si tratta di «un drink innovativo che utilizza una formula tradizionale - il cocktail americano - ma dandogli vita nuova con ingredienti nuovi come il caffè espresso e l’acqua tonica». Beppe Musso ha dichiarato: «Come master blender Martini, mi appassiona sempre vedere come i vermouth che ho concepito vengano onorati e come si permetta loro di brillare come in questo drink che considero elegante e bilanciato, tradizionale e innovativo, esempio perfetto di aperitivo moderno». A conclusione di una serata densa e ricca di sorprese, Martini e Tonic per tutti gli ospiti in Terrazza, mentre vincitore e finalisti del Martini Grand Prix si sono dati appuntamento al prossimo anno.

Ricetta: Ameritino di Manolis Lykiardopolous

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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