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Nuovo look alla tavola con il “tessuto non tessuto”

Con Bit-Best in table vestire il locale con un’immagine sempre nuova è facile. La collezione fashion design Nap-Ink propone tovaglie, runner e tovaglioli che abbinano qualità dei materiali a gradevolezza delle sensazioni

26 febbraio 2016 | 11:18

Nuovo look alla tavola con il “tessuto non tessuto”

Con Bit-Best in table vestire il locale con un’immagine sempre nuova è facile. La collezione fashion design Nap-Ink propone tovaglie, runner e tovaglioli che abbinano qualità dei materiali a gradevolezza delle sensazioni

26 febbraio 2016 | 11:18

Chissà cosa avrebbe pensato Leonardo da Vinci se, al proprio desco, avesse visto un tovagliolo in tessuto non tessuto con grafiche damascate o in una gamma colori che andasse oltre il bianco. Il genio fiorentino sarebbe trasalito nel vedere l’evoluzione della propria invenzione, ma avrebbe sicuramente apprezzato: tra i suoi mille interessi, infatti, l’autore de “La Gioconda” aveva anche l’allestimento della tavola, tanto da trovare il tempo di dedicarvisi tra un dipinto e uno studio scientifico.



Infastidito dall’incuranza dei banchetti di Ludovico Il Moro, Leonardo creò infatti “un fazzoletto” dove pulirsi bocca e mani. La nascita ufficiale del tovagliolo fu una vera rivoluzione e il suo impiego un tormento, venendo inizialmente utilizzato nella maniere più diverse tranne che per la sua funzione naturale. Leonardo, però, non si perse d’animo e disegnò degli schemi per spiegarne l’impiego: da quel momento la strada fu spianata e, in breve tempo, il tovagliolo diventò dettaglio qualificante di un allestimento regale.

Oltre il tovagliolo
La “piccola tovaglia” di Leonardo rappresenta però solo la punta dell’iceberg quando si parla di mise en place. Se l’obiettivo è definire il proprio stile nulla deve infatti essere lasciato al caso: dai materiali alle grafiche sino ai formati di tovaglie, runner e tovaglioli, tutto deve essere studiato.

«Sono i dettagli che fanno la differenza - spiega Sergio Pezzotta (nella foto), presidente del Cda di Ros - un tovagliolo o una tovaglia stonati sminuiscono l’impatto anche dell’allestimento più raffinato. Nella ricerca di partner in grado di fornire prodotti innovativi per materiali, ineccepibili per qualità e contemporaneamente capaci di definire il locale che li sceglie, abbiamo puntato su un brand italiano che con la sua gamma di prodotti ha saputo dare nuova verve alla tavola. Proporre alla clientela delle soluzioni che precorrono le mode e intercettano nuovi stili è il nostro tratto distintivo e anche i nostri fornitori sposano questa filosofia».

Sergio Pezzotta

Bit-Best in table, con l’home brand Nap-Ink, è proprio tutto questo: tovaglie, runner e tovaglioli in materiale non convenzionale (tessuto non tessuto), attenzione all’ambiente (stampe su materiali biodegradabili al 100%), massima qualità del prodotto - per durata, gradevolezza al tatto, vista e piacevolezza assoluta al contatto con le labbra - e design.

Le linee di prodotto, sviluppate come collezioni moda, sono progettate per rispondere alle tendenze del mercato grazie a disegni, tinte, trame e motivi funzionali a creare un’immagine coordinata moderna, attraente e facilmente modificabile sulla base della stagionalità o dell’estro del momento. Il tutto a costi contenuti. L’esempio? La collezione intitolata a luoghi-emblema nel mondo.

Dall’Avana a Siena, sulle orme dello stile
«Cosa consiglieremmo ad un locale dalle atmosfere moderne ed informali? Sicuramente la linea “The Avana” di Nap-Ink, composta da tovaglia o runner e tovaglioli che, con la loro trama tutt’uno con i colori dalle leggere discrepanze cromatiche di bianco, creano suggestioni cosmopolite ma d’antan». Non ha dubbi Pezzotta, che non nasconde la sua predilezione per “The Oxford”, indicato per tavole di charme, dove l’eleganza è la stessa del tessuto delle camice a cui si ispira.



La collezione non si ferma però qui e propone anche “The Damasco”, la cui stampa ad arabeschi in 4 tonalità è sinonimo di lusso ed esclusività, “The Londra”, dal pattern geometrico e monocolore (nero) perfetto per party informali ma fashion, e “The Siena” che, con il suo quadretto scozzese, invita a pranzi conviviali o pic-nic caserecci. Il viaggio del marchio “made in” Bit-Best in table si chiude in Francia con “The Nizza”, dalle geometrie semplici ma impattanti e dai colori incisivi.

«L’allestimento della tavola - conclude Pezzotta - racconta molto del locale che lo propone: è sufficiente infatti cambiare un colore o una fantasia per darsi una nuova immagine, creare un nuovo look. Il nostro compito non è solo fornire la soluzione migliore al cliente, ma anche assisterlo nella scelta contribuendo così a rendere unica la sua attività».


Distribuito da:
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Tel 035 670299
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