Si è aperta la finestra temporale che consentirà a società già costituite e imprese esistenti (da non più di 3 mesi), alle start up di nuova creazione, alle organizzazioni no profit e ai team di persone, di ottenere un finanziamento a fondo perduto e agevolato per sostenere, ampliare, avviare, attività incentrate sulla cultura e turismo. Questa possibilità esiste da metà settembre, si tratta del nuovo bando che mette a disposizione complessivamente 107 milioni di euro di Cultura Crea.

Secondo le aspettative del governo, si spera che in questo modo si ottenga un forte afflusso di capitali anche stranieri, per rilanciare le zone destinatarie dello stanziamento (Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), oltre che offrire la possibilità di ampliare i business già esistenti, con al centro la diffusione della cultura locale, a beneficio del turismo, tramite anche iniziative volte a implementare la produzione e la diffusione di prodotti enogastronomici di eccellenza.
Un discorso che traspare in modo abbastanza chiaro dal punto della situazione fatto dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri che ha sottolineato di come «un luogo è più accogliente e più attrattivo se cittadini e imprese trovano più conveniente insediarsi lì, cioè dove è più semplice generare ricchezza, progresso e occupazione e non soltanto profitto. Le variabili, però, sono cambiate: oggi la più rilevante è il tempo e non l'intensità di capitale disponibile».
Con Cultura Crea a seconda del tipo di impresa avviata (no profit o per svolgimento di attività commerciali, produttive, ecc.) si potranno ottenere degli incentivi che potranno andare a coprire fino all’80% (40% a fondo perduto e 40% a tasso zero con restituzione in 8 anni) della spesa complessivamente sostenuta, comprensiva di: acquisto di materiali, strumenti, macchinari; di programmi, supporti hardware e software; consulenze di esperti esterni; stipendi e compensi del personale professionale assunto; spese per i servizi digitale di pubblicità, comunicazione, informazione. Nel caso in cui invece la maggioranza dei soggetti coinvolti (nella società o nel team tipo cooperativa, ecc) dovessero essere donne oppure giovani, la percentuale di copertura delle spese salirà al 90%.
La domanda dovrà essere presentata per via telematica, e una volta ottenuto lo stanziamento si avranno 12 mesi per poter sostenere le spese da coprire con il finanziamento stesso. Sono previste possibilità di ottenere degli anticipi, da considerare quasi al pari di prestiti veloci, ma l’importo stanziato verrà concesso a tranche. La cifra massima che si potrà ottenere è di 400mila euro.