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Giorgia Festi: «Quello del barman è il mestiere più bello del mondo!»

La barlady valdostana, 21 anni, è una delle giovani promesse del settore, formatasi grazie ai corsi di Abi Professional. Per lei la qualità più importante per svolgere questo lavoro è senza dubbio la passione

 
30 ottobre 2016 | 15:50

Giorgia Festi: «Quello del barman è il mestiere più bello del mondo!»

La barlady valdostana, 21 anni, è una delle giovani promesse del settore, formatasi grazie ai corsi di Abi Professional. Per lei la qualità più importante per svolgere questo lavoro è senza dubbio la passione

30 ottobre 2016 | 15:50
 

Nell’occasione della seconda edizione di Skyway Cocktail Competition, tra i tanti partecipanti all’incontro ci impressiona positivamente lo sguardo deciso e sicuro di una giovane barlady, che ci accoglie all’ingresso del Palasport di Courmayeur (Ao), dove si conclude la manifestazione con una festa. Decidiamo per questo di rivolgerle alcune domande.

Giorgia Festi

Giorgia Festi

Giorgia Festi ha 21 anni ed è da poco iscritta ad Abi Professional (Associazione barman italiani). Lavora in un grazioso hotel in Valle d’Aosta, di fronte al Castello di Fenis, il Comtes de Challant. Ha partecipato con entusiasmo alla sua prima gara con una ricetta chiamata Gen-Happy, Gen sta per Genepy e Happy è il nome del suo adorabile cagnolino. Ecco la ricetta: 5 cl di Genepy Alpe Herbetet, 1 cl di sciroppo di zucchero, 1,5 cl di Brandy Stravecchio. Si prepara pestando i 5 lamponi nello shaker aggiungendo poi gli ingredienti e agitandolo vigorosamente in modo da ben amalgamare e esaltarne gli aromi. Nel bicchiere, un tumbler alto, pestiamo quattro spicchi di lime mettiamo le foglie di menta, aggiungiamo giaccio tritato di seguito inseriamo gli componenti shakerati e riempiamo con 5 cl di soda. Mescoliamo il tutto gentilmente e aggiungiamo un germoglio di menta e uno spicchio di lamponi a decorazione. Un cocktail elegante e ben equilibrato che esalta le qualità del Genepy, prodotto tipico valdostano.

Dopo le scuole medie, Giorgia contrariamente al parere di tutti i professori sceglie di frequentare l’istituto professionale regionale alberghiero, diplomandosi con ottimi voti come tecnico dei servizi ristorativi nel settore cucina. Durante gli studi lavora come cameriera, entra così presto nell’ambiente lavorativo, a respirare l’aria dell’accoglienza che già è un’eccellenza in quella regione.

Successivamente inizia a lavorare all’Hotel Comtes de Challant come receptionist e cameriera, imparando così un mestiere nuovo e migliorando il servizio in sala. Scopre così un altro mondo, quello del bar, che conosceva solo in parte. Questo percorso, chiamato in altri tempi “gavetta”, le permette di pensare seriamente ad un futuro nel bartending fatto di studio e sacrificio.

La titolare dell’hotel, Federica Bonin, già barlady, nota in Giorgia quello spirito ideale per una futura professionista. Le consiglia così di frequentare un corso professionale, e quale meglio di quello che Abi Professional stava organizzando in Valle d’Aosta? Giorgia scopre così un mondo fatto di passione e conoscenza. La sua voglia di imparare sempre cose nuove fa sì che da quell’esperienza, da quel corso, ne esca una ragazza pronta ad essere di fatto una professionista.

«È stata la scelta migliore che potessi fare - spiega la giovane barlady - Abi Professional mi ha aperto un mondo, il corso è stato molto interessante e ricco di materiale. Mi ha permesso di conoscere sia persone come me, che volevano imparare da zero, sia ragazzi e ragazze già impegnati da anni in questo settore. Lo spirito di squadra e la positività che mi trasmettevano mi hanno spinto ad associarmi. Le persone che fanno parte di Abi Professional sono sempre molto motivate e pronte ad offrire la loro professionalità sia dentro che fuori l’associazione. Spero di poter crescere con loro e un giorno diventare una brava barlady».

Giorgia sostiene che la qualità professionale più importante sia senza dubbio la passione. «Chi vuole intraprendere questo mestiere deve essere assolutamente appassionato. Stare dietro al bancone ti permette una totale libertà di espressione, puoi sempre mettere un po’ di te stesso in quello che fai, in quello che versi nel bicchiere. Questo lavoro ha sicuramente dei lati positivi e dei lati negativi, ma non bisogna mai perdere la passione per quello che si sta facendo. Questa è la nostra fortuna, facciamo il lavoro più bello del mondo!».

Chiedo a Giorgia di raccontarmi la ricetta che propone ai suoi clienti all’Hotel Comtes de Challant: 1 cl lime spremuto, 1 cl sciroppo di Ibisco della Wild, 3 cl di liquore fiori di Ibiscus della Wild, 3 cl di Vergin gin alpino della Vertosan, il tutto shakerato e completato con una bibita al Pompelmo rosa della Orsa ODK. Mescolato e servito con un sorriso luminoso come quello di Giorgia Festi.

Un barman al mese
Rosario Margareci
Rosario è nato a Messina nel 1956. Fin da giovanissimo ha iniziato a lavorare nei bar della sua città scoprendo così la passione per la professione di “uomo del bar” che gli ha permesso di conoscere i primi e già affermati barman dell’Aibes, grazie ai quali anche lui nel 1988 è entrato come “aspirante barman” e poi nel 1993, dopo anni di formazione con il passaggio di categoria, “barman effettivo”.

Rosario Margareci (foto: Ugo Visciani)
Rosario Margareci (foto: Ugo Visciani)

Durante gli anni ‘90 è stato con i colleghi e gli amici di sempre un divulgatore del bere miscelato nella città di Messina, organizzando il primo corso di formazione per i giovani interessati alla professione, a cui ne sono seguiti molti altri di pari passo con i concorsi regionali, dove si è classificato più volte sul podio dei primi 3 e dimostrando che vincere non è prerogativa dei soli primi classificati. Infatti nel 1995 inizia la carriera stagionale che lo porta a lavorare in prestigiosi hotel italiani quali: Hotel Les Sables Noirs di Vulcano (Isole Eolie), Hotel Cala Lunga (La Maddalena), Mont Blanc Hotel Village di La Salle (Aosta), Hotel Royal & Golf di Courmayeur e di Punta Ala (Grosseto), Hotel San Giorgio (Caorle), per poi approdare definitivamente all’Hotel Sassongher di Corvara in Badia, dove dal 2010 è capo barman.

Tra una stagione e l’altra, come ogni professionista che si rispetti, non smette mai di aggiornarsi e approfondire nuove tecniche di miscelazione, prodotti e tendenze del bere miscelato, così partecipa a numerosi Master, in particolare ricorda con piacere quello della “Martini & Rossi” a Pessione negli anni ‘90, una “full immersion” di 3 giorni che gli ha dato la possibilità di confrontarsi con molti colleghi e maestri barman.

Arriviamo ai giorni nostri quando, nel 2015, con la nascita di Abi Professional, Rosario decide di entrare a farne parte, incuriosito dall’entusiasmo di tanti “vecchi” amici divenuti soci per diffondere con rinnovato interesse la passione legata alla disciplina e la conoscenza del mondo dei barman. Così in pochissimo tempo forma un gruppo di 10 barman nella sua città natale, che insieme diventano i primi membri dell’Abi Professional di Messina.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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