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ABI Professional, creatività e passione alle preselezioni del concorso nazionale

L'istituto Carlo Porta di Milano ha ospitato le preselezioni del concorso nazionale dell'associazione ABI Professional, che ha decretato i finalisti per il nord Italia. Alex Siliberto è il primo classificato. Fiorenzo Colombo: «La creatività appartiene alla nostra professione. Abbiamo sempre qualcosa da raccontare al cliente»

di Clara Mennella
 
14 gennaio 2016 | 17:05

ABI Professional, creatività e passione alle preselezioni del concorso nazionale

L'istituto Carlo Porta di Milano ha ospitato le preselezioni del concorso nazionale dell'associazione ABI Professional, che ha decretato i finalisti per il nord Italia. Alex Siliberto è il primo classificato. Fiorenzo Colombo: «La creatività appartiene alla nostra professione. Abbiamo sempre qualcosa da raccontare al cliente»

di Clara Mennella
14 gennaio 2016 | 17:05
 

Si è svolta a Milano la tappa, dedicata al nord Italia, della prima Cocktail Competition interregionale di ABI Professional, dopo le altre due fasi delle preselezioni, svoltesi nei mesi scorsi a Roma e a Palermo, rispettivamente per le regioni al centro e per quelle al sud. La finalissima nazionale avrà luogo a Roma nel prossimo mese di aprile ed avverrà in concomitanza con il congresso di ABI Professional, l’associazione di barmen italiani nata nel settembre del 2014 ma già molto viva e attiva su tutto il territorio nazionale.

La Cocktail Competition è infatti il primo evento di rilievo e ha avuto fra gli iscritti un vero e proprio boom di adesioni, con soci giovani e più esperti (fra gli iscritti compaiono alcuni dei barmen che hanno fatto la storia della professione ndr) che si sono confrontati e supportati fra di loro con grande spirito di squadra, stima, amicizia e simpatia.



«Il concorso è ancora in fase di sviluppo - dice Fiorenzo Colombo (nella prima foto in basso), barman professionista, tra i soci fondatori di ABI professional - i ragazzi delle scuole alberghiere hanno preparato dei classic cocktails. A partecipare una sessantina di concorrenti, abbiamo visto delle tecniche molto particolari, molto interessanti, molto intriganti, e soprattutto una grande ricerca nella preparazione di drink in grado di sorprendere piacevolmente il cliente. Il problema è la difficoltà di interpretare il gusto del cliente ma diventa più facile nel momento in cui si presenta un prodotto che sottintende molta ricerca, un po’ come per la cucina. Come un cuoco può raccontare delle differenze tra una patata e l’altra a seconda della zona in cui viene raccolta, così noi barman possiamo fare lo stesso per quanto riguarda le bevande, quei drink particolari, che ci sono, che esistono e ai quali è giusto dare un valore».

«Quella di Milano è la terza preselezione: prima ne è stata fatta una in Sicilia, che ha raccolto tutto i concorrenti del sud Italia, ne è stata fatta un’altra a Roma, questa è l’ultima, quella che consacrerà i finalisti che si incontreranno a Roma, dal 4 al 6 aprile, appunto per la finale, dove avrà luogo anche il nostro congresso nazionale. Sarà un’occasione per diverse iniziative, tra le quali anche la nomina del nuovo comitato esecutivo. Insomma, sarà una tre giorni che coinvolgerà tutta la nostra associazione per una riorganizzazione interna da una parte, ma anche per concretizzare questo concorso arrivato fin qui in quest’ultima fase di preselezione».

Fiorenzo Colombo

Grande soddisfazione anche per il presidente Umberto Caselli, professionista top del settore, per 12 anni presidente nazionale e per altrettanti 12 anni presidente mondiale dei barmen, che ha fortemente voluto la nascita di questa associazione il cui statuto accoglie esclusivamente chi è barman da almeno cinque anni, attestati dai contratti di lavoro, affiancando ai soci effettivi anche l’Accademia ABI con i giovani di età compresa fra i diciotto e i ventotto anni che, senza aver ancora maturato i cinque anni di lavoro professionale, dovranno frequentare i master organizzati da ABI Professional e partecipare alle manifestazioni.

Vicepresidente di ABI Professional è Andrea Balleri che lavora all’Hotel Danieli di Venezia e Segretario Nazionale è Haruko Sandra Civieri, di origini giapponesi, che lavora all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. La tappa milanese, che si è svolta all’interno dell’istituto statale per l’enogastronomia e l’accoglienza turistica “Carlo Porta” di Milano, con insegnanti e allievi che hanno offerto la loro collaborazione con serietà ed entusiasmo, ha decretato quattro vincitori: Alex Siliberto (1º classificato), Andrea Usberti (2º classificato), Stojan Krizman (3º classificato).

da sinistra: Andrea Usberti, Alex Siliberto e Stojan Krizman
Nella foto, da sinistra: Andrea Usberti, Alex Siliberto e Stojan Krizman

Ma ABI Professional non si ferma qui, e annuncia molti progetti per l'anno. «Oltre ai concorsi per formare dei professionisti di settore - continua Colombo - ABI Professional sta già preparando diversi corsi di primo livello, corsi base e di formazione, qui a Milano alcuni ad esempio in collaborazione con Cescort, altri sono stati fatti a Bergamo o lungo tutta l’Italia: ne abbiamo fatti alcuni in Valle d’Aosta, altri in Sicilia. Un altro aspetto fondamentale a livello formativo per la nostra associazione è la presenza all’interno della realtà degli istituti alberghieri: siamo infatti convinti che i giovani che oggi studiano un mestiere siano un futuro su cui investire, in modo da essere contagiati da quel virus che noi chiamiamo passione, è quella che poi gli permetterà di sopportare le fatiche e i sacrifici che questo mestiere inevitabilmente arrecherà loro».

Si tratta di un mestiere particolare, anche difficile, perché si comporta degli orari molto duri, perciò bisogna essere portati e sopportare che, quando la gente si diverte, il barman professionista cominci a lavorare. Negli ultimi anni però si è capito quanto quella del barman sia anche una professione che può far esprimere molta creatività. È diventato anche un lavoro che dà soddisfazione; si potrebbe dire quasi che un barman si diverta lavorando.

«Se non ci divertissimo - aggiunge Colombo - sarebbe il lavoro più difficile e faticoso del mondo. C’è da dire una cosa molto importante: la creatività in questo lavoro c’è sempre stata, chiaramente oggi, con lo sviluppo dei media, è divenuta più evidente, ma per noi è sempre stata parte del nostro mestiere: abbiamo sempre avuto qualcosa da raccontare ad ogni nostro cliente, un drink da preparare ad hoc per ciascuno. Non è mai stata banale la nostra professione. Tutte le cose che oggi si vedono, esistevano anche prima, le avevamo già scoperte. Chi come me lavora da molto in questo settore ha già utilizzato molte tecniche in voga oggi, che sembrano quasi innovative, ma in realtà esistono da tempo. Non si inventa nulla, si ripropone piuttosto in una maniera più consona agli andamenti della società odierna e anche ai prodotti che si trovano in commercio».

I vincitori e i cocktail

1° classificato
Alex Siliberto con il cocktail Stratosfere 2.0

Alex Siliberto vince anche il premio come miglior decorazione.


2° classificato
Andrea Usberti con il cocktail Rise Again

Andrea Usberti vince anche il premio come miglior tecnica.


3° classificato
Stojan Krizman con il cocktail Time for relax

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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