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Onav, nuove sedi e un concorso speciale Così si risponde alla globalizzazione

L’Onav diventa sempre più ambasciatore della cultura del vino, non solo in Italia ma anche all’estero. Il concorso “Onav è” parla a tutti gli appassionati, chiamati a reinventare il significato della sigla storica

di Salvatore Longo
 
14 giugno 2015 | 12:16

Onav, nuove sedi e un concorso speciale Così si risponde alla globalizzazione

L’Onav diventa sempre più ambasciatore della cultura del vino, non solo in Italia ma anche all’estero. Il concorso “Onav è” parla a tutti gli appassionati, chiamati a reinventare il significato della sigla storica

di Salvatore Longo
14 giugno 2015 | 12:16
 

Un significato da scoprire non solo è il filo conduttore di “Onav è”, l’originale premio aperto a tutti i soci e a tutti i wine lovers che desiderano rendere protagonista la propria passione, ma è anche lo spirito innovativo che anima presidenza e consiglio direttivo, da poco eletti e in carica per i prossimi quattro anni. Con l’elezione di Vito Intini alla presidenza dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino si è conclusa la transizione da una fase storica in cui l’associazione e i presidenti che si sono succeduti hanno portato un grande contributo alla consapevolezza che la qualità era l’unica possibilità di affermazione per il vino italiano e che il vino andava conosciuto nella sua realtà per poterne apprezzare tutte le caratteristiche nutrizionali e salutistiche.



Il mondo però si è messo a correre e per non vanificare i grandi meriti accumulati nei suoi primi sessant’anni (l’Onav è stata costituita ad Asti nel 1951 per volontà della locale Camera di Commercio con il fine di creare un corpo di assaggiatori caratterizzato da profonde conoscenze tecniche e da integrità morale) occorre saper inserire i principi fondanti e irrinunciabili dell’Associazione negli odierni modelli di vita e nella realtà di un mondo globalizzato in cui il vino italiano ha conquistato una leadership impensabile solo cinquant’anni fa.

Se resta quindi fondamentale la mission di contribuire alla promozione del vino italiano, occorre peraltro adeguare obiettivi e strumenti a una realtà che vede molte aziende italiane esportare anche l’80% della produzione: compito che ha trovato il giusto interprete e motore in Vito Intini che l’Associazione ha vissuto e vive come scopo della propria vita e non come tassello da aggiungere alla propria immagine.

Alla globalizzazione dei mercati l’Onav ha già iniziato a rispondere con le delegazioni di Bruxelles, Pechino e Shanghay e svilupperà quest’azione fondamentale di sostegno al vino italiano con sezioni negli Stati Uniti, in America del Sud, in importanti città europee e soprattutto nei Paesi in cui il consumo del vino è emergente: occorre, infatti, educare alla qualità per poter vendere i nostri vini poiché il prezzo basso non è un mercato che possa vederci protagonisti.

Il principio fondante dell’Onav di avvicinarsi al bicchiere di vino con consapevolezza e quindi farne conoscere caratteristiche, pericoli e virtù attraverso una formazione al bere intelligente resta più che valido, anzi diviene necessario uscire dal mondo degli appassionati per farlo acquisire a tutti.

Educare e non vietare (è assurdo pensare e sostenere che si può bere vino solo dopo il raggiungimento della maggior età… vinicola: è il modo migliore per favorire gli effetti dissennati dei divieti) è quindi il principio che motiva l’Onav ad avvicinarsi al mondo della scuola e dei giovani con corsi tecnici e di degustazione per tutti gli indirizzi scolastici (non solo per quelli alberghieri) poiché imparare a utilizzare il vino con intelligenza oltre a essere una gioia difende la salute in modo naturale.

L’Onav diverrà quindi sempre più ambasciatore della cultura del vino presso il grande pubblico e l’idea di ridefinire il significato della sigla storica attraverso un premio che coinvolga un’area più ampia di quella dei soci è un segnale importante della volontà di proiettarsi verso il futuro coinvolgendo tutti coloro che vedono nel vino una componente della propria cultura oltre che una delle migliori espressioni del made in Italy.

Per informazioni sul concorso: segreteria@onav.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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