Bottura si conferma al top sulle guide Beck, Alajmo e Crippa ancora sul podio

Massimo Bottura dell'Osteria Francesca di Modena si conferma, per il quinto anno consecutivo, re incontrastato della cucina italiana. A decretarlo sono state le edizioni 2016 delle guide specializzate di settore, i cui punteggi e le valutazioni sono stati inseriti, come gli scorsi anni, da Italia a Tavola in una tabella comparativa che mette a confronto in maniera ponderata i vari giudizi. Mantengono la seconda posizione Heinz Beck de La Pergola di Roma e Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano (Pd). Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba (Cn) “difende” il terzo posto dello scorso anno.


Nella foto, da sinistra: Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo, Heinz Beck ed Enrico Crippa

Le guide prese in considerazione da Italia a Tavola per effettuare questo confronto sono: l’Espresso (il cui massimo giudizio corrisponde ai “Tre Cappelli”, che in termini numerici va da 18 a 20 punti), Gambero Rosso (la cui eccellenza è rappresentata dalle “Tre Forchette”, da 90 punti in su), Touring club italiano (con “Olimpo della Ristorazione”, da 85 punti in su) e Michelin Italia (con le sue prestigiose “3 stelle”).

Per quanto riguarda il resto delle posizioni, restano invariati il 4º e 5º posto, dove si trovano rispettivamente Niko Romito (quarto) del Reale di Castel di Sangro (Aq), e a pari merito (quinto posto) Italo Bassi e Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze e Nadia Santini del Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio (Mn). Enrico e Roberto Cerea del Da Vittorio di Brusaporto (Bg) mantengono la sesta posizione; stabili in settima posizione anche Gianfranco Vissani del Vissani di Baschi (Tr) e Antonino Cannavacciuolo del Villa Crespi di Orta San Giulio (No).

Mauro Uliassi dell’Uliassi di Senigallia (An) passa dal 10º all'8º posto scalzando Norbert Niederkofler del St. Hubertus-Hotel Rosa Alpina di San Cassiano (Bz) che passa in nona posizione. Pino Cuttaia de La Madia di Licata (Ag) passa invece dalla nona alla decima posizione, mentre Gennaro Esposito de La Torre del Saracino di Vico Equense (Na) conquista una posizione e arriva al 12º posto, così come Enrico Bartolini del Devero Ristorante di Cavenago di Brianza (Mb), che passa dal 12º all'11º posto.

Alcune novità sostanziali: il Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (To) non solo perde la decima posizione dello scorso anno, ma esce dalle prime 15 posizioni scendendo al 21º posto. Emanuele Scarello di Agli Amici Trattoria dal 1887 a Udine entra nelle prime 15 posizioni classificandosi proprio al 15º posto. Pierluigi Portinari di La Peca di Lonigo (Vi) scivola dal 14º al 16º posto, mentre Alfondo ed Ernesto Iaccarino del Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui Due Golfi (Na) conquistano 5 posizioni e raggiungono il 13º.

La tabella comparativa di Italia a Tavola
Di seguito la classifica finale realizzata da Italia a Tavola, con le valutazioni delle guide 2016: i “cappelli” de l’Espresso, le “forchette” del Gambero Rosso, l’“Olimpo della Ristorazione” del Touring club e infine le “stelle” Michelin. Nei primi tre casi, in tabella sono indicati i punteggi numerici (in ventesimi o centesimi) riportati dalle guide. Per stilare la graduatoria abbiamo messo a confronto in maniera ponderata i punteggi attribuiti dalle guide, in modo da uniformare i diversi metri di valutazione.

Le prime 15 posizioni