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Bulleri candidato dai suoi dipendenti all'Ambrogino d'oro 2015

Giacomo Bulleri, cuoco toscano divenuto un'incona della ristorazione milanese, è stato candidato dai suoi dipendenti a ricevere l'Ambrogino d'oro 2015, il prestigioso riconoscimento assegnato dal comune di Milano

21 ottobre 2015 | 16:44

Bulleri candidato dai suoi dipendenti all'Ambrogino d'oro 2015

Giacomo Bulleri, cuoco toscano divenuto un'incona della ristorazione milanese, è stato candidato dai suoi dipendenti a ricevere l'Ambrogino d'oro 2015, il prestigioso riconoscimento assegnato dal comune di Milano

21 ottobre 2015 | 16:44

Come ogni anno di questi tempi si inizia a discutere su chi saranno le personalità o le associazioni che il prossimo 7 dicembre, festa di Sant'Ambrogio, riceveranno l'Ambrogino d'oro, la prestigiosa onorificenza conferita dal comune di Milano. I premiati devono essersi particolarmente distinti per avere saputo “onorare” la città di Milano. Tra le oltre 140 candidature compare quella di un nome noto alla ristorazione milanese e italiana, quello di Giacomo Bulleri (nella foto).

Giacomo Bulleri

Giacomo Bulleri è un cuoco toscano, oggi novantenne, che grazie a tre ristoranti, un caffè, una tabaccheria e una pasticceria che portano il suo nome è diventato un'icona della ristorazione milanese. I suoi locali si trovano nei centri della cultura cittadine, da Palazzo Reale, all'Arengario, dal Mudec al Museo del Novecento.

Giacomo si trasferisce a Milano nel 1958 dove apre il suo primo ristorante “Giacomo” in via Donizetti proponendo piatti tipici toscani. Nel ’90 si sposta nell’attuale sede di via Sottocorno. Questo è il regno dove Giacomo continua a deliziare una clientela internazionale affezionata, con piatti di estrema raffinatezza culinaria, interpretando la tradizione che conosce alla perfezione con la sua saggezza di cuoco. Propone piatti prevalentemente di pesce; dal tonno agli scampi, granseole, branzini, esposti in bella mostra nella vetrina d’ingresso, accompagnati da una vasta e selezionata carta dei vini.

Bulleri sostiene che la semplicità è una ricetta infallibile, per questo promuove la cucina italiana tradizionale. La sfida e il rischio hanno caratterizzato tutta la sua vita, che è stata ricca di successi e grandi soddisfazioni. Per tutti questi motivi i dipendenti di Bulleri hanno deciso di candidarlo affinché gli venga concessa la Benemerenza del Comune di Milano; «in 60 anni di lavoro - queste le parole dei dipendenti - ha insegnato a più di mille dipendenti, i principi che portano in alto chi è partito dal basso»

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