Valorizzare l’eccellenza della grappa italiana, mantenendo identità territoriali e continuità produttiva. È questo l’obiettivo che guida la recente acquisizione della storica Domenis 1898 da parte della Distilleria Nardini, la più antica d’Italia, fondata nel 1779 a Bassano del Grappa (Vi).
Domenis ha nel proprio portafogli marchi storici
Con un’operazione che porta il gruppo veneto a consolidare la propria presenza nel segmento premium, Nardini integra nel proprio portafoglio un marchio dal forte valore simbolico come Storica Nera, prodotto iconico della friulana Domenis, riconosciuto per qualità e carattere.
Un progetto di crescita nel rispetto delle radici produttive
La fusione tra le due realtà non comporterà uno snaturamento dell’identità della distilleria di Cividale del Friuli, anzi: «L’identità di Domenis è un patrimonio da preservare», afferma Michele Viscidi, amministratore delegato di Nardini. «Continueremo a utilizzare esclusivamente vinaccia friulana e a distillare nello stabilimento storico, mantenendo le radici culturali e produttive ben salde nel territorio».
La produzione, infatti, resterà nel sito friulano, dove si utilizza un impianto tradizionale a caldaiette e vinacce provenienti unicamente dal territorio regionale. L’integrazione rientra in una strategia più ampia che punta a una crescita strutturata, sia per linee interne sia attraverso acquisizioni mirate.
Obiettivo qualità e presidio del mercato on trade
Il gruppo Nardini, con un fatturato annuo pre-acquisizione di 12,5 milioni di euro, assorbe così i 2,5 milioni generati da Domenis nel 2024. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la proposta rivolta al consumatore alto di gamma e potenziare la presenza nel canale on trade, da sempre presidiato da Domenis.
Il gruppo Nardini ha un fatturato annuo pre-acquisizione di 12,5 milioni di euro
L’operazione porterà anche a sinergie organizzative, tra cui l’ottimizzazione della distribuzione: «Sono già in fase di sviluppo soluzioni che permetteranno una maggiore efficienza logistica e un presidio più capillare del mercato», aggiunge Viscidi. In parallelo, Nardini ha annunciato investimenti mirati sul sito produttivo di Cividale, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza e la sostenibilità, valorizzando allo stesso tempo il ruolo della manodopera locale.
Due distillerie con valori comuni e visione condivisa
«Valori profondi, rispetto per le proprie radici e una visione chiara sul futuro: è questo lo spirito che unisce Nardini e Domenis», si legge nel comunicato ufficiale che annuncia l’operazione. Entrambe le aziende condividono una forte identità territoriale, una visione orientata alla qualità e un approccio artigianale alla produzione di grappe e distillati.
Con l’ingresso di Domenis 1898 nel gruppo Nardini, si rafforza il profilo di un polo italiano del distillato di qualità, capace di guardare al futuro senza perdere il legame con la propria storia.