Maremma settentrionale, provincia di Pisa, ad un passo dal mare. Una bella storia quella di Enzo Papi, toscano, e Amineh Pakravan, iraniana di coltura francese. Si sono conosciuti a Firenze, durante i soccorsi per l'alluvione del 1966 e nel 2000 acquistarono a Riparbella un podere dalla storia antica: era la Tenuta dell'Ortacavoli, fondata dal Marchese Ginori nel 1740, quando avviò, su incarico del Granduca di Toscana, le bonifiche della Maremma settentrionale e della Val di Cecina.
I vigneti della Tenuta Pakravan Papi
Negli anni '80 con una prima piccola vigna inizia la produzione di vino; poi la svolta agli inizi del nuovo millennio, con la scelta di produrre vini in collaborazione con Graziana Grassini, enologa di caratura internazionale, e Stefano Pinzauti, agronomo tra i più apprezzati. Oggi l'azienda ha un patrimonio di 22 ettari vitati ed 80 di bosco ed è guidata dalla seconda generazione della famiglia, Chiara, Leopaldo e la moglie Francesca Filippone. Nelle vigne troviamo le varietà toscane: Sangiovese piccolo, come da tradizione della Maremma toscana, e Malvasia toscana, un vitigno che in passato veniva utilizzato per arricchire e profumare il Chianti, ma raramente vinificato in purezza. Le varietà "bordolesi", come Cabernet e Merlot ed ha anche intrapreso una sfida interessante producendo vini bianchi in Toscana piantando Chardonnay e, in una piccola porzione di terra ai margini della Val di Cecina, Riesling. I vigneti sono posti su una collina a circa 200 metri di altitudine distante dal mare soltanto sette chilometri. Una terrazza naturale che guarda sulla Costa degli Etruschi, da Castiglioncello a Populonia, il terreno grande varietà geologica, anche a distanza di pochi metri. Il suolo più caratteristico è composto dal gabbro, una roccia magmatica intrusiva tipica delle colline a sud di Livorno, ricchissimo di minerali.
Tenuta Pakravan Papi, i vini in degustazione
Campo del pari Igt Toscana 2016
Da un clos pianeggiante in cima alla collina. 70/80% Merlot il rimanente altri vitigni a bacca rossa. Complesso affinamento che combina 12 mesi in barrique nuove e di secondo passaggio; 4 mesi in tini di cemento e 12 mesi in bottiglia. Bella annata in Toscana. Rubino cupo, naso intenso sui frutti rossi, marasca, ribes, mora. Nota balsamica, aromi erbacei ed un tocco speziato. Al palato ricco di frutto, struttura. Equilibrio e morbidezza. Tannino rilassato. Lungo e speziato.
Cancellaia Igt Toscana 2019
Un classico taglio bordolese, Cabernet sauvignon e Cabernet franc. Affinamento 12 mesi in barrique e 12 mesi in bottiglia. Un vino severo, sapido, presenta profumi di frutti maturi, mirtilli, ribes e note pepate . Sorso balsamico, profondo. Tannino avvolgente.
I vini degustati nella Tenuta Pakravan Papi
Gabbriccio Igt Toscana 2017
Nasce da una vigna di Sangiovese piccolo. Il nome riporta al gabbro, la roccia magmatica presente nei terreni. Affinamento 12 mesi in botte e 12 mesi in bottiglia. Un rosso fresco, aromi di frutta matura e note speziate date dall'invecchiamento. Nell'insieme complesso, ma delicatamente armonico.
Malvasia Igt Toscana 2022
Fresco, leggermente aromatico, gradevole. Si apre su note di fiori di acacia ed un graffio di idrocarburo. Al palato buona la struttura, con persistenza e note di mandorla amara sul finale.
Di Piera Genta
© Riproduzione riservata STAMPA