Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg si conferma protagonista d'eccezione al cinema: infatti, sarà il sostenitore ufficiale per le prossime tre edizioni della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Le sue eleganti bollicine saranno le uniche a brindare durante le serate di gala di apertura e chiusura, un connubio perfetto tra l'eccellenza del vino e il fascino del grande schermo.
Il Conegliano Valdobbiadene Docg sarà l'unica bollicina della mostra del cinema di Venezia
«Le parole giuste sono “essere orgogliosi”. - esordisce Diego Tomasi, direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene - Durante lo scorso Vinitaly abbiamo siglato ufficialmente questa collaborazione, che nella sua parte pratica inizierà a fine agosto/primi di settembre, con l'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, in cui il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sarà l'unico spumante presente ,nelle serate di apertura di chiusura e nei momenti istituzionali quando verranno presentati i film. Per cui è con grande orgoglio che questo nostro vino scende dalle colline e arriva fino a Venezia, città emblematica, che lo diventa ancora di più durante una manifestazione che è uno dei fiori all'occhiello dell'essere italiani».
Conegliano Valdobbiadene alla Mostra del Cinema: "riprese collinari" per le bollicine Docg
Per questa occasione i vini del consorzio Conegliano Valdobbiadene, portano un'etichetta molto emblematica. L'etichetta 2024 nasce dall'idea “Riprese collinari”, realizzata da mimicocodesign+DeRiva e sarà presente su tutte le bottiglie alla Mostra. Il Consorzio ha precisato che il Conegliano Valdobbiadene sarà proposto come aperitivo di benvenuto al momento dell'arrivo degli ospiti, e le bottiglie, caratterizzate dall'etichetta disegnata per l'occasione, saranno poste su ciascun tavolo. Sarà inoltre in degustazione nella sala che ospita le delegazioni dei film invitati e sulla terrazza privata del Palazzo del cinema.
«Stiamo pensando d'ora in poi, ogni anno, di cercare una nuova etichetta, magari cercando qualche dettaglio un po' più particolare. - commenta Tomasi - Quest'anno sono due macchine da presa che inquadrano il nostro logo e quindi che inquadrano ciò significa essere Conegliano Valdobbiadene, insieme alla viticoltura eroica che da origine a questo prodotto che ormai è esportato in tutto il mondo e che ogni giorno si fa sempre più credibile per il fatto che stiamo selezionando delle uve sempre migliori e stiamo selezionando sempre di più il nostro territorio, siamo sempre più sostenibili. Quasi il 60% dei nostri vigneti sono ormai certificati. Per cui, ecco, queste macchine da presa, forse un po alla volta potranno arrivare fin dentro il vigneto per dimostrare quanto il Valdobbiadene sia diverso da tutto il resto».
Conegliano Valdobbiadene: oltre il vino, un territorio da custodire
Quello di Conegliano Valdobbiadene è anche un territorio patrimonio Unesco, un valore aggiunto in più da dimostrare attraverso le macchine da presa scelte per l'etichette in occasione della Mostra del Cinema di Venezia. Come commenta Diego Tomasi: «Essere territorio patrimonio Unesco, vuol dire innanzitutto tutela di un territorio affinché possa mantenere inalterati i caratteri che lo hanno resotale, nel nostro caso la biodiversità. Questo paesaggio è formato da tante tessere, alcune sono vigneti, alcune sono boschi o altre colture».
Diego Tomasi, direttore del Consorzio Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco
«Un patrimonio importante sono i “ciglioni”, una grande invenzione dei nostri viticoltori che non avevano altro modo per poter mettere a coltura dei vigneti così ripidi, non avevano sassi per poter fare muretti a secco e si sono inventati, a forza di pala e piccone, queste strette banchine dove poi piantare le viti. Infine, queste colline fatte a schiena d'asino sono quasi una rarità a livello mondiale. Ne abbiamo solo altri due casi in Colorado e in Iran, però le uniche al mondo ad essere messe a coltivazione, con una coltivazione così pregiata come la vite, sono le nostre. Per cui è fondamentale come tutto questo vada tutelato. Infatti, “tutela” è la parola che ricorre sempre nelle nostre comunicazioni». conclude Tomasi.
Consorzio Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco
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