L'ultimo colpo della natura ha lasciato un segno indelebile sulla produzione di orzo italiano destinato ai birrifici artigianali agricoli. Tra tempeste di grandine e temperature elevate, il raccolto del 2023 subisce una contrazione del 15%, secondo quanto riportato dal Consorzio birra artigianale. L'ondata di tempeste, in particolare nel nord Italia, ha provocato un calo delle rese, portando i rendimenti da 40 quintali per ettaro dell'anno scorso a soli 34 quintali attuali. Questa situazione rischia di mettere a repentaglio un'intera filiera di alta qualità del Made in Italy, con possibili ripercussioni sulla produzione, sull'occupazione e sui consumi.
Tra tempeste di grandine e temperature elevate, il raccolto del 2023 cala del 15%
Il Consorzio birra artigianale fa notare che gli effetti dei cambiamenti climatici si sommano alle sfide già esistenti riguardanti l'energia e le materie prime. In questo scenario critico, è essenziale fornire un sostegno adeguato ai produttori della filiera della birra artigianale italiana. Il Consorzio propone di concedere aiuti ad ettaro per le coltivazioni e di stabilizzare il taglio delle accise, al fine di tutelare la preziosa industria e i suoi attori.
La filiera della birra artigianale italiana è una realtà di grande importanza economica e occupazionale. Con 1085 attività produttive distribuite su tutto il territorio nazionale, questa industria dà lavoro a circa 93mila addetti, creando un forte legame tra campo e tavola. Le stime indicano che i consumi di birra raggiungeranno quest'anno il record storico di quasi 38 litri pro capite, per un totale di 2,2 miliardi di litri, generando un volume di fatturato di 9,5 miliardi di euro considerando tutte le produzioni.
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