Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo continua il suo tour in Italia per promuovere la preziosa tradizione del passito bergamasco.Tappa imperdibile è la 20ª edizione di Vinòforum, evento dedicato al gusto che abbraccia Roma e il Centro Sud Italia. Allo stand della delegazione Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) Roma e Colli Romani è infatti possibile degustare, per tutta la durata della manifestazione, l’eccellenza bergamasca: una collaborazione nata grazie a una masterclass organizzata lo scorso febbraio, che aveva visto il Moscato di Scanzo protagonista di una serata nella sede della storica delegazione romana. Da qui nasce l’innamoramento dei capitolini per la piccola Docg bergamasca e la volontà di proporlo in degustazione, con anche uno speciale evento di approfondimento sul Moscato di Scanzo, con 6 diverse bottiglie del pregiato passito che si racconterà nelle sue caleidoscopiche sfumature.
Allo stand della delegazione Fisar Roma e Colli Romani a Vinòforum si può degustare il Moscato di Scanzo
Sul tema è intervenuta anche Francesca Pagnoncelli Folcieri, presidente del Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo, che ha dichiarato: «Essere presenti per il secondo anno consecutivo a Vinòforum, seconda manifestazione del settore vinicolo su scala nazionale, rappresenta un importante traguardo per la nostra piccola realtà. Al di fuori della Lombardia, ma della provincia di Bergamo stessa, è infatti raro incontrare una bottiglia di Moscato di Scanzo. Riuscire a raccontare il nostro vino, la nostra storia e farne capire la preziosità e l’unicità nel Centro Sud Italia è per noi la conquista più importante. Da qualche anno stiamo lavorando proprio su questo aspetto: diffondere la cultura del nostro vino e dare la possibilità al maggior numero di appassionati, esperti e lavoratori del settore di scoprirlo e degustarlo. Un grande lavoro di squadra ci ha permesso di arrivare ancora una volta a Roma e dobbiamo ringraziare la grande disponibilità di Fabrizio Ercolani e di tutta la delegazione Fisar Roma e Castelli Romani».
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