Lavazza prosegue nella sua crescita all'estero. Il colosso italiano del caffè, dopo aver acquisito Carte Noire nel 2016, ha presentato infatti un'offerta vincolante per rilevare il 100% di MaxiCoffee. MaxiCoffee offre 8mila prodotti tra più di 350 marchi differenti di caffè e macchine da caffè espresso, caffettiere, macinacaffè e accessori con 200 milioni di ricavi. MaxiCoffee ha anche una piattaforma e-commerce, una rete di 60 punti commerciali in Francia, le École du Café a Bordeaux, Marsiglia e Parigi, e diversi “Concept Store” per clienti privati e attività commerciali. Secondo indiscrezioni, come riporta il Corriere della Sera, la società potrebbe essere valorizzata oltre i 250 milioni di euro visto che nel caffè i multipli superano di 10 volte l’Ebitda.
Attualmente il capitale di MaxiCoffee è nelle mani del suo fondatore Cristophe Brancato, della 21 Invest di Alessandro Benetton tramite la divisione «France» e da altri azionisti di minoranza.
Lavazza
Lavazza ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato di 2,308 miliardi di euro (+11%) e utili per 108 milioni (+44%).
L’operazione è soggetta alla preventiva procedura di informazione e consultazione del Comitato economico e sociale delle società del gruppo MaxiCoffee e, successivamente, sarà sottoposta all’approvazione della Direzione generale per la concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi.
Lavazza diventerà azionista di maggioranza mentre Christophe Brancato reinvestirà nel capitale di MaxiCoffee con una quota di minoranza e resterà presidente; 21 Invest uscirà. MaxiCoffee è stato assistito da Mayer Brown, mentre Lavazza è stata assistita da Bnp Paribas, Boston Consulting Group, Pwc, De Gaulle Fleurance & Associés.
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