Non solo l’Italia fa i conti con la carenza di personale nel settore del turismo e dell’ospitalità: anche gli Stati Uniti a corto di bagnini.
Un terzo delle piscine americane rischiano quest'anno di chiudere o ridurre gli orari di apertura a causa della carenza che interessa soprattutto le grandi città.
«Con la pandemia molti hanno trovato altri lavori e non vogliono tornare a fare i bagnini», afferma il portavoce dell'American Lifeguard Association Wyatt Wernethsaid, spiegando che il Covid ha avuto un impatto forte sulla professione colpendo la formazione.
La mancanza di bagnini mette a rischio 300mila piscine. A New Orleans solo cinque delle maggiori 13 strutture all'aperto apriranno in estate. A Raleigh, North carlina, la metà delle strutture resteranno chiuse. Ad Austin le piscine hanno deciso di pagare un bonus di 1.250 dollari ai bagnini per cercare di incentivarli a restare.
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