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Menfi nominata Città Italiana del Vino 2023

27 ottobre 2022 | 15:10
 

Menfi nominata Città Italiana del Vino 2023

27 ottobre 2022 | 15:10
 

Sarà Menfi la Città Italiana del Vino 2023. Lo ha deciso la commissione giudicatrice che ha esaminato anche i dossier delle candidature dei Comuni di Montespertoli (Firenze) e Canelli (Asti) pervenuti alla segreteria dell’Associazione Nazionale.

Menfi nominata Città Italiana del Vino 2023

Menfi succede a Duino Aurisina (Trieste), e il passaggio di consegne avverrà proprio presso il Comune giuliano nel corso dell’Assemblea nazionale che si terrà domenica 20 novembre a centro congresso di Sistiana nell’ambito della Convention d’Autunno delle Città del Vino che si svolgerà dal 17 al 20 novembre prossimi.

«Mi congratulo con la sindaca di Menfi Marilena Mauceri per il prestigioso riconoscimento – afferma il presidente nazionale dell’Associazione Angelo Radica – che per un anno accenderà i riflettori su di un territorio che oggi rappresenta una delle tante eccellenze del mondo del vino italiano. Non solo, ma la valle del Belice sarà protagonista anche del prossimo Concorso Enologico Internazionale che si terrà a Sambuca di Sicilia dall’11 al 14 maggio del prossimo anno. Una occasione in più per valorizzare e promuovere questi territori ricchi di storia, cultura e tradizioni». 

La Commissione, composta, dal Presidente Angelo Radica e dal Direttore generale di Città del Vino Paolo Corbini, e da altri 5 membri scelti fra personalità del mondo del vino, del marketing territoriale, dell’Università, della ricerca e del giornalismo, ha preso la decisione all’unanimità.

Il dossier di Menfi si è imposto sulle due altre candidature in quanto – scrive la Commissione – “propone iniziative che spaziano molto nei vari ambiti della cultura del vino con elementi di novità rispetto ai tradizionali appuntamenti che comunque sono organizzati nel territorio. La cerimonia di apertura proposta ha un respiro internazionale con il coinvolgimento di Cipro, Grecia, Croazia e Libano grazie anche alla presenza di Iter Vitis Itinerario culturale europeo della vite e del vino con sede a Sambuca di Sicilia, comune dello stesso areale della Valle del Belice. Le iniziative proposte hanno tutte un impatto culturale assegnando alla parte enologica e vino più un’attitudine formativa ed educativa e di ricerca. Inoltre, si punta molto sullo sguardo oltre confine, con riferimento ad azioni inclusive e di scambio culturale, anche attraverso l’Itinerario Culturale Europeo Iter Vitis, ha mostrato l’apertura all’area mediterranea, al suo forte richiamo storico e culturale e di relazioni oltre i confini regionali”.

«Menfi Città Italiana del Vino 2023”, sono felice ed onorata che Menfi abbia ottenuto questo prestigioso riconoscimento, afferma il Sindaco di Menfi Arch. Marilena Mauceri. Voglio condividere questo risultato con i miei concittadini e ringraziare la Fondazione Inycon di Menfi che ha supportato la candidatura organizzando incontri preparatori, seminari e attività di condivisione e coinvolgimento dei territori. Questo riconoscimento, dopo un anno di lavoro, è l’esempio di una collaborazione territoriale possibile tra persone e territori, tra comuni ed imprese, tra appassionati ed esperti, tra professionisti e giovani universitari, tutti accomunati da tanto entusiasmo. Alla competizione nazionale hanno aderito 50 partner, oltre 30 enti pubblici, la comunità scientifica internazionale, la Strada del Vino Terre Sicane, il GAL Valle del Belìce, le Reti Mediterranee “Iter Vitis” e la “La Rotta dei Fenici” Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa. L’obiettivo di Menfi a “Città Italiana del Vino, nel cuore delle terre sicane”, è quello di proporre attività, iniziative ed interventi che abbiano sostenibilità economica e temporale e possano negli anni consolidare il posizionamento della città di Menfi e dell’area delle Terre Sicane, come polo di studio e sperimentazione nel settore delle produzioni del vino. E ‘importante per il futuro di questi luoghi, sviluppare sempre più, azioni e metodologie orientate ad un sistema di ospitalità, diffuso ed integrato e incentrato sulle comunità. Il paesaggio del vino, disegnato dai caratteri fisici e ampelografici, che diventa enogastronomia, tradizioni, saperi, persone e coscienze, supportano una proposta di accoglienza ed ospitalità da condividere, valorizzare, strutturare, preservare, proteggere e trasmettere alle future generazioni per preservare la storia nel preparare il futuro». 

 

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