Più forza al ruolo dei Consorzi di tutela, maggiore protezione (anche online) delle Ig e procedure semplificate, oltre agli impegni di sostenibilità concordati dai Consorzi di tutela e a limitate competenze dell’Euipo. Sono gli elementi che Origin Italia ha sostenuto e che sono contenuti nel progetto di risoluzione legislativa che oggi è stato votato con parere favorevole dal Parlamento Ue (una maggioranza del 95% con 603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti). Dopo questo fondamentale passaggio l’iter legislativo, che vede come relatore l’europarlamentare italiano Paolo De Castro, proseguirà nei Triloghi con il Consiglio Ue, che inizieranno già la prossima settimana.
Cesare Baldrighi
«L’impegno di Origin Italia è stato determinante per modificare la proposta della Commissione Europea riuscendo, anche attraverso Origin Ee, a far raccogliere le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative che inizialmente il testo conteneva – spiega Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia – nella fase dei Triloghi chiediamo il massimo impegno da parte del Governo italiano, in particolare del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida che su questi temi ha già mostrato molta sensibilità, e da parte nostra garantiamo l’appoggio più convinto della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi soci».
Le principali novità della Riforma. La Riforma sottolinea il ruolo centrale della Commissione Europea in materia di sviluppo economico del sistema Ig, inoltre rafforza la protezione delle Ig anche online e sui nomi di dominio, nonché quando utilizzate come ingrediente, prevedendo l’autorizzazione dei gruppi di produttori per utilizzare il nome registrato nei prodotti trasformati. Rafforzamento dei gruppi perseguito invece attraverso l’introduzione di numerosi poteri e responsabilità, lasciando però alla sussidiarietà degli Stati la definizione di alcune disposizioni, come quelle concernenti i contributi obbligatori per tutti gli operatori, anche se non aderenti. Infine la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni sociali, ambientali, economiche e di benessere e salute degli animali, i cui relativi impegni da rispettare nella produzione saranno concordati dai Consorzi di Tutela.
© Riproduzione riservata STAMPA