Oggi chi preleva presso un Bancomat di una banca diversa dalla sua paga solitamente una commissione alla banca di cui è cliente, anche se questo non è obbligatorio. Il consumatore può infatti avere un numero di prelievi gratuiti o un genere diverso di trattamento in base al contratto stipulato con l'istituto.
Indipendentemente dal trattamento, la banca proprietaria dello sportello riceve dalla banca che ha emesso la carta una commissione di 49 centesimi di euro. Questa cifra non è però ritenuta più adeguata da Bancomat Spa poiché è inferiore al costo medio di erogazione. L'azienda, di proprietà dei principali istituti di credito italiani, ha quindi chiesto una modifica al sistema delle commissioni. Entro il 29 aprile l'Antitrust dovrà decidere se accettarla.
Cosa prevede? L'abolizione della commissione interbancaria e la creazione di una commissione con un tetto massimo fissato a 1,50 euro da riconoscere direttamente all'istituto proprietario dell'Atm. Il cliente, al momento del prelievo, vedrebbe il costo dell'operazione sul display e potrebbe decidere se effettuare o meno l'operazione, scegliendo in alternativa altri Bancomat "più convenienti".
L'alternativa, per Bancomat Spa, è la diminuzione degli sportelli sul territorio. Il rischio per Altroconsumo è invece che tutte le banche facciano pagare la commissione massima.