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Green pass, l'appello della Fipe: «Va ripensato il sistema di controllo»

10 febbraio 2022 | 16:41
 

Green pass, l'appello della Fipe: «Va ripensato il sistema di controllo»

10 febbraio 2022 | 16:41
 

Stop ai controlli a tappeto del green pass a carico degli esercenti e pianificazione di un percorso per il superamento delle restrizioni, compresi i certificati verdi. È una strategia in due tempi quella proposta da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, per tornare progressivamente alla normalità, alla luce dell’avanzamento della campagna vaccinale e del conseguente miglioramento del quadro sanitario.

Venti milioni di Green pass controllati al giorno 

Ogni giorno i gestori dei locali controllano almeno venti milioni di Green pass. Queste le stime della Fipe. «Un’attività a tappeto che ha evidenti implicazioni organizzative e che oggi, con 51 milioni di italiani vaccinati o guariti, deve essere ripensata. Non è più possibile controllare 100 clienti per dover scoraggiare quei 4 non muniti di green pass che potrebbero decidere di entrare lo stesso in un bar o un ristorante. Un’assurdità. È necessario introdurre fin da subito il sistema dei controlli a campione partendo dal principio dell’autoresponsabilità da parte dei clienti», ha detto Aldo Cursano, vicepresidente Fipe. 

Le imprese chiedono però un ulteriore passo avanti. «Il Green pass è stato un efficace strumento di stimolo della campagna vaccinale consentendo inoltre alle imprese di non chiudere a differenza di quanto è successo nel 2020. - ha continuato Cursano - Oggi il 94% della popolazione over 12 ha fatto almeno una vaccinazione o è guarita e sono appena 2 milioni i cittadini non vaccinati per i quali non è in vigore l’obbligo vaccinale già introdotto per gli over 50. Occorre prendere atto che l’azione del Green pass come strumento di moral suasion ha probabilmente raggiunto il massimo della sua efficacia e che pertanto, anche grazie al miglioramento del quadro sanitario, i tempi sono maturi per pianificare il suo superamento, come sta già avvenendo in molti Paesi europei». 

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