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Carni bianche e uova in Italia: valore di 7,4 miliardi, ma calo nella produzione

Il settore produttivo delle carni bianche, che comprende pollame, coniglio e uova, sta affrontando una fase difficile in Italia. Secondo Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, l'associazione nazionale delle carni [...]

04 luglio 2023 | 13:21
 

Carni bianche e uova in Italia: valore di 7,4 miliardi, ma calo nella produzione

Il settore produttivo delle carni bianche, che comprende pollame, coniglio e uova, sta affrontando una fase difficile in Italia. Secondo Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, l'associazione nazionale delle carni [...]

04 luglio 2023 | 13:21
 

Il settore produttivo delle carni bianche, che comprende pollame, coniglio e uova, sta affrontando una fase difficile in Italia. Secondo Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, l'associazione nazionale delle carni bianche italiane, il 2022 ha registrato un calo produttivo dell'11,2%, mettendo a rischio per la prima volta la storica autosufficienza del paese. Gli effetti dell'aviaria hanno causato danni per 262 milioni di euro al settore tra ottobre 2021 e maggio 2022, portando a una diminuzione dell'approvvigionamento del 8%.

Carni bianche e uova in Italia: valore di 74 miliardi ma calo nella produzione

Calo produttivo dell'11,2% delle carni bianche nel 2022 in Italia

Durante l'assemblea dell'associazione a Roma, Forlini ha sottolineato che le difficoltà si aggravano ulteriormente a causa dei danni causati dall'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna, una delle regioni italiane con maggiore vocazione per l'allevamento avicolo. I danni stimati superano i 15 milioni di euro. A ciò si aggiunge l'inflazione, che ha registrato un aumento del 7,6% a maggio secondo i dati Istat, rallentando i consumi nel settore, insieme all'aumento dei costi produttivi del 23% nell'ultimo anno. Forlini ha anche espresso preoccupazione per il pacchetto di riforme che riguardano il benessere animale, le direttive sulle emissioni industriali e gli imballaggi. Ha sottolineato che la regolamentazione eccessiva a cui il settore è sottoposto rischia di mettere a rischio le produzioni avicole italiane. Ha chiesto di evitare attacchi ideologici e di affrontare l'ambientalismo e l'animalismo che nascondono interessi economici rilevanti.

Accolti, poi, positivamente i primi provvedimenti presi dal governo attuale, come l'attenzione posta sulla carne prodotta in laboratorio e le discussioni sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), che potrebbero ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime per mangimi. Ha anche menzionato un disegno di legge sul "meat sounding". Tuttavia, ha chiesto al governo di proteggere l'industria avicola italiana in Europa attraverso meccanismi di reciproco rispetto per le importazioni extra-UE, garantendo la sicurezza alimentare e fornendo periodi di adeguamento alle nuove regole adeguati e sostenuti. Richiesti, infine, degli interventi a sostegno dei consumatori, erosi dall'inflazione, come la riduzione dell'aliquota Iva al 4%. Questo permetterebbe a tutti di accedere alle carni bianche e alle uova, che sono proteine più accessibili nel carrello della spesa.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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