CiboCrudo, il principale marchio italiano di prodotti plant-based e crudisti, rivoluziona la sua presenza sul mercato con una nuova visual identity e un restyling completo: un nuovo logo, un sito rinnovato, nuovi packaging ecosostenibili e un innovativo portale B2b. L’iniziativa rappresenta il primo grosso cambiamento dell’azienda, nata nel 2011 da un piccolo imprenditore, dopo l’acquisizione da parte di Neulabs, la prima piattaforma in Italia che acquista, crea e sviluppa brand Direct-To-Consumer a livello internazionale.
L’obiettivo della nuova identità visiva è comunicare con maggiore efficacia i valori di CiboCrudo: un’azienda che rappresenta un unicum nel nostro Paese perché tutti gli alimenti venduti sono crudi, o sono stati sottoposti ad un processo di manipolazione a temperature non superiori a 42°, per preservarne tutte le virtù nutrizionali. Nata per rispondere ai bisogni di una nicchia di mercato, quella crudista, punta oggi a intercettare quella clientela che cerca prodotti di altissima qualità, biologici e vegetali.
Tante sono le novità introdotte: in primis il nuovo logo, più pop, giovane e dinamico, contraddistinto da un tratto volutamente irregolare, handwriting, che ben si lega al tema del raw food. È un segno che comunica meglio con un pubblico, più o meno giovane, che è sempre più sensibile al tema del naturale. Si passa poi al rinnovamento del sito web, che non solo ha una nuova veste grafica accattivante e colorata, e una maggiore responsiveness per adattarsi a tutti i dispositivi, ma si propone come contenitore di informazioni dettagliate sugli oltre 300 prodotti - alcuni dei quali insoliti o sconosciuti ai più - diventando una vera e propria miniera di informazioni per i clienti. Al sito si aggiunge il nuovo portale B2b, dedicato esclusivamente ai partner offline, oltre 300 tra i migliori punti vendita biologici e naturali d’Italia, che possono gestire in autonomia gli ordini e lo stock.
Un grosso cambiamento riguarda il nuovo packaging, che progressivamente andrà a rinnovare tutti i prodotti in gamma: ha permesso di ridurre il più possibile la produzione di plastica, mantenendo però inalterata la qualità dei prodotti. Pratiche e poco voluminose, le nuove confezioni in doypack sono più resistenti durante il trasporto e consentono di ridurre del 65% la quantità di plastica in circolazione con i prodotti di CiboCrudo. Questo corrisponde a circa un 50% in meno di emissioni di CO2, con tutta la qualità raw e bio di sempre.
«L’acquisizione da parte di Neulabs puntava a aumentare le prospettive di business dell’azienda e a migliorarne l’appetibilità sul mercato: per questo abbiamo subito deciso di migliorare il nostro sito web, rendendolo responsive e più semplice da navigare. Il repackaging, invece, risponde al bisogno di una maggiore ecocompatibilità, cosa a cui teniamo tantissimo perché rispetta la nostra filosofia volta al rispetto dell’ambiente. Se è vero, come riporta l’Eurispes, che nel 2022 il 37,9% delle famiglie italiane ha acquistato alimenti plant based, le alternative vegetali ai prodotti animali giocano un ruolo sempre più centrale nella spesa degli italiani e il nostro compito è rendere la scelta e l’acquisto dei prodotti più semplice, divertente e veloce.» dichiara Ludovico Danese, General Manager di CiboCrudo.
CiboCrudo si è appena aggiudicata l’Ecommerce Food Award, il riconoscimento che vuole premiare le realtà che perseguono quella distintività per competere sullo scenario nazionale e internazionale. L’azienda è stata selezionata tra oltre 5.000, da un comitato di esperti, come miglior e-commerce food nella categoria superfood.
In questo nuovo anno l’azienda punta a espandere la propria capacità produttiva, implementare la rete di agenti sul territorio italiano e consolidare così la sua rete distributiva, promuovendo un approccio ibrido e multicanale all’acquisto di superfood e prodotti vegani. «Le tendenze di consumo - conclude Danese - ci dicono che è sempre più comune l’acquisto on-off-line, un processo in cui il consumatore sceglie di prendere il meglio da entrambi i mondi. Noi vogliamo muoverci proprio in questa direzione».
© Riproduzione riservata STAMPA