Tenuto a battesimo dalla Vicepresidente e Assessora all’Agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi inizia il primo corso sul vino in un Istituto turistico toscano, il Carlo Cattaneo di Cecina (Li) e novità assoluta primo in Toscana. «11 Docg, 41 Doc, 6 Indicazioni Geografiche - ha detto la Vicepresidente e Assessora all'Agroalimentare Stefania Saccardi presentando le Donne del Vino e il corso - fanno della Toscana una regione leader del vino di qualità e uno dei protagonisti mondiali del turismo del vino. Un comparto sempre in crescita che ha bisogno di personale formato affinché possa svilupparsi in modo diffuso e sostenibile. Per questo sono molto contenta di dare il via a questo corso che unisce la materia enologica a quella turistica, una chiave perfetta anche per l’offerta futura alla quale vogliamo preparare giovani con quelle competenze che permettano loro di affrontare il settore in modo innovativo e dinamico facendo conoscere il vino attraverso la bellezza del territorio, la cultura e la storia della Toscana».
La presentazione del corso da parte delle Donne del Vino
Alla presentazione oltre al Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Tiseo, il Vicesindaco e Assessore all’Economia del Territorio del Comune di Cecina Antonio Giuseppe Costantino e l’Assessore alla Cultura ed Urbanistica Domenico Di Pietro che hanno sostenuto il progetto delle Donne del Vino mettendo a disposizione per i 50 studenti coinvolti nelle lezioni l’Auditorium Comunale di Via Verdi.
Benché il turismo abbia un’importanza strategica nell’economia regionale e l’enogastronomia sia, per l’Italia tutta, una delle motivazioni di viaggio più forti, nelle scuole che formano i futuri manager di agenzie e uffici turistici o grandi alberghi, manca del tutto l’insegnamento del vino. Per colmare questa lacuna e spiegare agli studenti che i wine territories, così come le cantine di Chianti, Brunello, Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano possono offrire loro opportunità di lavoro e viaggi da commercializzare, le Donne del Vino sono salite in cattedra. Si tratta di cicli di 10 ore basati su testimonianze e esempi pratici, affiancati dai docenti degli istituti, nel febbraio scorso all’Istituto Alberghiero Mattei di Rosignano Solvay e, dal 18 aprile, nell’Istituto turistico Cattaneo di Cecina.
Gli assaggi di vino sono riservati ai maggiorenni e una particolare attenzione viene posta sul concetto del bere consapevole e il contrasto al binge drinking.
Le “insegnanti” Donne del Vino sono di altissimo livello: Donatella Cinelli Colombini, Marzia Morganti, Vincenza Folgheretti, Angela Zinnai, Annalisa Rossi, Maddalena Mazzeschi, Priscilla Occhipinti, Laura Marzari e la sommelier Paola Rastelli che ha organizzato entrambi i corsi. Professoresse Universitarie e esperte di fama nazionale per insegnare enoturismo, enologia e viticultura, denominazioni e normative, principi di degustazione e servizio del vino con specifico riferimento alla Toscana.
Il saluto della Vicepresidente e Assessora all’Agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi
Il progetto D-Vino delle Donne del Vino nelle scuole alberghiere e di turismo
«I corsi realizzati in Toscana fanno parte del progetto D-vino organizzati dalle Donne del Vino e realizzati in due scuole – un alberghiero e un turistico – per ogni regione. Hanno l’obiettivo di accrescere le prospettive di lavoro per i futuri diplomati, dare alle cantine e ai territori del vino dei professionisti capaci di promuoverle come destinazioni turistiche oltre che accrescere le prospettive di conoscenza delle bottiglie italiane nei mercati esteri» spiega la delegata toscana delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. Il progetto D-vino è iniziato nell’anno scolastico 2021-22 in Piemonte Emilia Romagna e Sicilia per un totale di 8.000 studenti. Nell’attuale anno scolastico formerà circa 25.000 giovani di tutta Italia «nella logica dei grandi progetti europei come il Farm to Fork e la Next generation, il vino può avere il ruolo di acceleratore verso un cambiamento sostenibile e accorciatore della distanza fra città e campagna».
Utilità pratica delle conoscenze sul vino per i futuri manager di ristoranti e alberghi
«Il vino costituisce circa un terzo dei ricavi dei ristoranti. Sul fronte turistico vediamo che l’enogastronomia è la prima attrattiva dei viaggiatori stranieri diretti in Italia e anzi un visitatore su quattro è mosso principalmente da quella. Il 62% dei cataloghi dei tour operator contiene un’offerta enogastronomica. Ci sono circa 10.000 cantine attrezzate per la wine hospitality in costante ricerca di personale e circa altre 20.000 imprese del vino aperte al pubblico» ha spiegato Paola Rastelli sommelier e vicedelegata esecutiva della Toscana.
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