In una fase cruciale per la discussione delle nuove regole sugli appalti pubblici e la definizione della Legge di Bilancio, il mondo della ristorazione collettiva associato ad Anir (associazione di settore affiliata a Confindustria) fa sentire la sua voce. Soprattutto in tema di rinegoziazione degli appalti.
Le mense associate Anir chiedono allo Stato la rinegozziazione degli appalti
«L'aumento dei prezzi si traduce in un ulteriore aggravio nella gestione degli appalti in momento di grande crisi dettata dalla pandemia e da altri fattori, come l’incremento dei costi energetici ed il rispetto, anche questo oneroso, dei criteri minimi ambientali. Fattori, questi, che ci portano ad una richiesta
chiara: la rinegoziazione degli appalti ope legis per i contratti di servizi soprattutto pubblici, che hanno visto il radicale mutamento delle condizioni di esecuzione», ha affermato il presidente Massimiliano Fabbro.
Secondo Anir, infatti, quello che ancora non è chiaro alle stazioni appaltanti sono «gli investimenti che le imprese impegnano sul tema della sostenibilità, e che i prezzi determinati su base Anac ed Istat andrebbero urgentemente adeguati al reale costo delle prestazioni», ha aggiunto Fabbro.
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