«Speriamo che faccia freddo, così il nostro David di Michelangelo non rischierà di perdere pezzi». È l'auspicio (e la speranza) del maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia, alla presentazione di "Ciokoflò-Chocolate Florence Experience" in programma fra un mese, nella splendida piazza Santa Croce. Per quattro giorni, dal 10 al 14 aprile, Firenze ospiterà infatti l'evento gastronomico culturale in cui i 60 migliori produttori di cioccolato artigianale di tutta Italia, sulla linea ideale Torino-Perugia-Modica, presenteranno dolci prelibatezze in 40 stands. In programma un ricco calendario di appuntamenti, degustazioni, laboratori, spettacoli con al centro, appunto, la maxi scultura di cioccolato che Della Vecchia ha già iniziato pazientemente a cesellare nel suo laboratorio di Belluno.

Firenze e il cioccolato: cosa sapere su Ciokoflò tra arte, degustazioni e omaggi alla città
«Sono orgoglioso - ha detto durante la conferenza stampa di presentazione, a Palazzo Vecchio di Firenze - di poter realizzare nuovamente, dopo 10 anni, il David di Michelangelo. La scultura sarà alta fra i 2 e 2,50 metri per esaltare un'opera di fama internazionale, ma soprattutto molto complessa vista la sua struttura sbilanciata. Le creazioni di cioccolato da Guinness sono la mia specialità e attraverso questa vera e propria opera d'arte, cercherò di dare colore e profumo ad una celebre scultura, creando così un contrasto tra la freddezza e la purezza del marmo e il calore avvolgente e il profumo intenso del cioccolato».
Ma a Ciokoflò ci sarà un'altra novità. Ad annunciarla è stato Stefano Pelliciardi, anima e motore degli organizzatori di Sgp Grandi Eventi. «Per rendere omaggio alla squadra della Fiorentina - ha svelato - sarà realizzata una maxi tavoletta di cioccolato interamente viola, un tributo ai colori e alla passione della squadra di calcio simbolo della città, le cui origini del colore si fanno risalire al lontano 1926, anno in cui il marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, fondatore del club, decise di adottare il viola come emblema ufficiale». E non mancheranno installazioni instagrammabili ad opera dell'artista dei Madonnari Michele Vicini. Insomma, il tutto a dimostrare il profondo legame di Firenze con il cioccolato (e le spezie) che qui - gli storici ne stanno ancora disquisendo - sarebbe arrivato nel 1500, ancora prima della Spagna, grazie all'esploratore Francesco Carletti e alla Corte dei Medici.
Di Renato Andreolassi
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