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Molino Paolo Mariani
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Mercati agrifood: soia e arachidi tra dazi e surplus produttivo

I nuovi dazi Usa su Cina, Messico e Canada e le contromisure di Pechino influenzano il mercato agroalimentare. Intanto, in Argentina, l'abbondanza di offerta spinge al ribasso i prezzi delle arachidi [...]

07 febbraio 2025 | 14:30
 

Mercati agrifood: soia e arachidi tra dazi e surplus produttivo

I nuovi dazi Usa su Cina, Messico e Canada e le contromisure di Pechino influenzano il mercato agroalimentare. Intanto, in Argentina, l'abbondanza di offerta spinge al ribasso i prezzi delle arachidi [...]

07 febbraio 2025 | 14:30
 

Il mercato delle materie prime agricole continua a essere al centro di importanti dinamiche geopolitiche ed economiche. Da un lato, il neo-eletto presidente degli Usa, Donald Trump, ha deciso di introdurre nuovi dazi sulle importazioni dalla Cina, dal Messico e dal Canada, mentre Pechino ha risposto con contro-dazi su alcune importazioni dagli Usa. Dall'altro, il mercato delle arachidi in Argentina sta attraversando una fase di pressioni ribassiste a causa dell'abbondanza di offerta e delle recenti decisioni politiche. Due scenari diversi, ma entrambi con effetti rilevanti per le filiere agroalimentari globali.

Aretè

Seme di soia e arachidi: tra nuovi dazi e dinamiche di mercato

Seme di soia: il nodo dei dazi e il rischio di una guerra commerciale

Lo scorso 1 febbraio, il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo che introduce dazi del 10% sulle importazioni cinesi e del 25% su quelle provenienti da Messico e Canada, con un mese di proroga per questi ultimi. La risposta di Pechino non si è fatta attendere: dal 10 febbraio verranno applicati dazi al 15% sul carbone Usa e al 10% su greggio, macchinari agricoli e alcuni veicoli. Tuttavia, il settore agroalimentare, e in particolare il seme di soia, è stato risparmiato dai dazi cinesi, almeno per il momento.

Secondo Aretè, gli Stati Uniti esportano oltre il 40% della loro produzione di seme di soia e il 55% dei volumi destinati all'estero finisce in Cina, che resta il principale mercato di riferimento. Il precedente della guerra commerciale del 2018/19 non lascia dubbi sulle possibili conseguenze: le esportazioni di soia dagli Usa alla Cina crollarono del 52% in un anno, con un calo del 17% delle vendite totali e una flessione del 9% nei prezzi sul mercato finanziario Cme. L'anno successivo, le semine statunitensi subirono un netto ridimensionamento. Oggi il mercato osserva con attenzione i prossimi sviluppi nelle trattative tra Washington e Pechino, in attesa di capire se il seme di soia verrà coinvolto nella nuova ondata di misure protezionistiche.

TeamSystem

Arachidi: calo dei prezzi e prospettive di crescita della produzione

Diverso il quadro per il mercato delle arachidi in Argentina, dove si registra un costante calo dei prezzi. Tra gennaio e febbraio 2025, il prezzo della varietà Runner 40/50 CIF N.O. Europa ha subito una flessione del 5%, arrivando a -28% rispetto ai massimi storici del gennaio 2024. La causa principale è l'abbondanza dell'offerta, con le previsioni per il 2025 che indicano un nuovo record produttivo. Secondo Aretè, il raccolto argentino 2025 partirà ad aprile e si prevede che raggiunga 1,5 milioni di tonnellate, con un incremento dell'1% rispetto al 2024.

Anche gli Stati Uniti si preparano a una produzione in crescita, con un aumento stimato del 10%, fino a 2,93 milioni di tonnellate. Questo surplus produttivo si inserisce in un contesto di stock iniziali già elevati, dovuti all'abbondante raccolto dell'anno precedente, e a una maggiore disponibilità di prodotto sul mercato globale. Un altro fattore che sta influenzando il mercato delle arachidi è la recente decisione del governo argentino di eliminare in via definitiva i dazi all'export. Una mossa, questa, che riduce i costi per gli esportatori, aumentando la competitività del prodotto argentino rispetto alla concorrenza internazionale. Sebbene alcune aree di produzione stiano affrontando problemi di siccità, che potrebbero incidere sulla resa finale del raccolto, le attuali previsioni dell'Usda rimangono ottimistiche.

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