Gli Stati Uniti tornano a brandire l’arma dei dazi. A partire dal 1° febbraio, l’amministrazione guidata dal presidente Donald Trump imporrà tariffe del 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina, accusati dalla Casa Bianca di essere responsabili dell’aumento del traffico di migranti e fentanyl verso gli USA.

Donald Trump ha annunciato che i dazi saranno applicati anche all'Unione Europea
Il presidente americano, inoltre, ha lanciato un nuovo avvertimento ai Paesi del blocco BRICS, minacciando tariffe fino al 100% qualora decidessero di adottare una valuta alternativa al dollaro. Nemmeno l’Unione Europea è esente da attacchi: Trump ha annunciato l’intenzione di introdurre dazi anche contro l’Unione Europea, accusato di aver trattato ingiustamente gli Stati Uniti.
La stretta commerciale riguarderà in primis settori strategici, ma al momento non riguardano il settore agroalimentare. Dal 1° febbraio verranno colpiti acciaio e prodotti farmaceutici, mentre dal 18 febbraio saranno presi di mira microchip, petrolio e gas. Ulteriori tariffe potrebbero essere applicate anche su medicine, alluminio e rame, sebbene i dettagli su queste misure non siano stati ancora chiariti. Trump ha precisato che i dazi non sono strumenti di negoziazione, ma una misura necessaria per tutelare l’economia americana.
© Riproduzione riservata STAMPA