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Caldo e siccità mettono a dura prova i raccolti: le noci resistono, il mais arranca

Il mercato delle noci cresce grazie alla domanda e a una minore offerta cilena, mentre il mais è volatile: l'abbondante raccolto Usa abbassa i prezzi, ma il calo produttivo in Europa limita l'impatto [...]

06 settembre 2024 | 14:32
 

Caldo e siccità mettono a dura prova i raccolti: le noci resistono, il mais arranca

Il mercato delle noci cresce grazie alla domanda e a una minore offerta cilena, mentre il mais è volatile: l'abbondante raccolto Usa abbassa i prezzi, ma il calo produttivo in Europa limita l'impatto [...]

06 settembre 2024 | 14:32
 

Secondo un recente rapporto di Areté - The Agri-Food Intelligence Company, le dinamiche dei mercati agricoli globali continuano a evolversi, risentendo di una complessa interazione tra fattori climatici, geopolitici ed economici. Nelle ultime settimane, due prodotti di primaria importanza come le noci e il mais hanno mostrato trend contrastanti, riflettendo le specificità delle loro filiere produttive e delle condizioni climatiche che hanno caratterizzato la stagione.

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Mercato delle noci in crescita, mais sotto pressione: le ultime tendenze

Noci: un mercato sostenuto dalla domanda

Il mercato delle noci, in particolare quelle californiane, sta vivendo un momento di relativa forza. Nonostante le previsioni di un calo produttivo del 19% rispetto al record dello scorso anno, i prezzi sono in aumento a causa di una domanda sostenuta e di una minore offerta proveniente dal Cile. Questo trend è favorito anche da un contesto di incertezza sui mercati internazionali, che spinge gli operatori a cautelarsi e a garantire le proprie forniture.

Mais: un equilibrio precario tra offerta e domanda

Il mercato del mais, invece, mostra una maggiore volatilità. Le aspettative di un raccolto abbondante negli Stati Uniti, il terzo più grande di sempre, hanno esercitato una pressione al ribasso sui prezzi. Tuttavia, le difficoltà produttive riscontrate in Europa, a causa di condizioni climatiche avverse, stanno limitando l'impatto di questa maggiore offerta. In Italia, ad esempio, si prevede un calo della produzione del 5,4% a causa di minori aree coltivate e rese inferiori.

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