L'aumento dei prezzi di burro, panna, zucchero, lenticchie e olio di palma sta segnando un trend decisamente rialzista nel panorama agroalimentare. I rincari, che variano da prodotto a prodotto, riporta Areté, sono legati a dinamiche di mercato complesse che includono fattori climatici, cambi valutari e riduzione dell'offerta. Mentre l'Europa affronta impennate storiche per il burro e la panna, lo zucchero registra andamenti opposti a seconda della regione. Anche l'olio di palma e le lenticchie non fanno eccezione, con significative fluttuazioni di prezzo a livello internazionale.
L'inflazione continua a colpire il carrello della spesa
Burro e panna: record assoluti
Il prezzo del burro nell'Unione europea ha toccato un nuovo record storico: 8,5 €/kg, con un aumento del 55% da inizio anno e un impressionante +87% rispetto a settembre 2023. Questa impennata, secondo le analisi di Areté, è principalmente causata da una contrazione dell'offerta in un contesto di domanda rigida. Anche la crema di latte segue un percorso simile, con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi che ha rilevato un prezzo di 4,06 €/kg, segnando un aumento del 59% dall'inizio dell'anno. Entrambi i prodotti subiscono la pressione dei fondamentali di mercato, che non lasciano intravedere una rapida soluzione all'aumento dei costi.
Zucchero: il Brasile in difficoltà, l'Europa resiste
Il mercato dello zucchero, invece, si muove su due fronti opposti. Da una parte, i prezzi internazionali hanno registrato aumenti considerevoli: +20% per lo zucchero grezzo e +12% per lo zucchero bianco, secondo i dati del mercato finanziario The ICE. La causa principale è da ricercare negli incendi che hanno devastato lo stato di São Paulo, principale area di produzione brasiliana, e che hanno messo a rischio la seconda parte della campagna di raccolta. A questo si aggiunge una siccità persistente che sta peggiorando la situazione produttiva del Paese. Tuttavia, in Europa, il trend è al ribasso: tra agosto e settembre, i prezzi dello zucchero Spot e Consegnato Centro-Nord Italia sono calati del 6%, con un valore medio intorno ai 560 €/tonnellata.
Lenticchie: dopo la deflazione, l'inversione di rotta
Le lenticchie, in particolare la varietà Richlea Usa, hanno vissuto una drastica deflazione a cavallo tra giugno e agosto, con un crollo dei prezzi del 42%. Tuttavia, questa tendenza ha subito un'inversione: negli ultimi mesi i prezzi sono risaliti del 14%, con un incremento del 10% solo nell'ultimo mese. Areté attribuisce questa ripresa al ritorno della domanda, spinta da prezzi che avevano già scontato un aumento delle aspettative sui raccolti nordamericani (+44% in Canada e +67% negli Usa rispetto alla scorsa campagna).
Olio di palma: il cambio valuta e La Niña spingono i prezzi
Sul fronte dell'olio di palma, le quotazioni continuano a salire. Il prezzo dell'olio di palma grezzo quotato a Rotterdam ha registrato un aumento del 15% da luglio, mantenendo un premio sull'olio raffinato. Il forte indebolimento del dollaro rispetto al ringgit malese è stato uno dei fattori chiave di questa crescita. Anche l'aumento del dazio indiano sull'import (dal 5,5% al 27,5%) non ha fermato l'ascesa dei prezzi. Inoltre, preoccupazioni sulla produzione malese, aggravate dalle elevate precipitazioni causate dallo sviluppo di La Niña, continuano a sostenere il mercato, con i prezzi che hanno toccato il massimo degli ultimi due anni.
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